Invece di interrare le linee elettriche in Pian Cansiglio si installano nuovi pali, metallici, zincati, di gran lunga più impattanti paesaggisticamente, messi in sicurezza con notevoli scavi e getti di cemento, rispetto ai vecchi pali di legno o cemento.
La denuncia arriva dagli ambientalisti dell’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Michele Boato, e della Mountain Wilderness, Giancarlo Gazzola.
In questo periodo periodo infatti il gestore della rete elettrica sta ristrutturando una parte delle linee elettriche sulla piana.
“Da molti anni si parla di sostituire i pali esistenti interrando le linee e negli scorsi anni qualcosa è stato fatto come è stata interrata la linea tra Pian Osteria e Pian Cansiglio, con degli scavi lungo la strada asfaltata; e qualche anno fa una linea era stata interrata al fianco della strada in Pian Cansiglio. – dicono gli ambientalisti – Si pensava di essere sulla buona strada per levare al Cansiglio il poco simpatico epiteto di ‘Pian del Pal’, visto che se ne possono contare a centinaia, invece stiamo andando verso un deciso peggioramento, alla faccia di tutti i vincoli esistenti e, al di là dell’importante funzione di distribuire l’elettricità, di presentare un ambiente il più possibile vicino al naturale, mascherando le infrastrutture tecnologiche”.
In effetti la Foresta demaniale regionale del Cansiglio – come viene sottolineato – dovrebbe essere uno dei luoghi più protetti della montagna veneta con vincoli di tutti i tipi: idrogeologico, paesaggistico, Rete Natura 2000, sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale.
“Sono vincoli che non devono essere visti come un impedimento a un utilizzo umano, se corretto e rispettoso, visto che le attività economiche sono di tutto rispetto. – spiegano Michele Boato e Giancarlo Gazzola – C’è l’allevamento di mucche e pecore, la produzione di latte e dei suoi derivati, l’attività forestale. Inoltre è importante anche la parte turistica, con ristoranti, agriturismi, anche se in molti lamentano la chiusura ormai biennali del ristorante e albergo S.Osvaldo, dismesso ormai da due anni e l’albergo San Marco, chiuso da molti anni e ridotto a quasi un rudere”.
E si fanno le domande che tutti si stanno facendo. “Ma questo intervento in Cansiglio ha davvero ottenuto tutte le autorizzazioni obbligatorie, oppure l’ente gestore dell’elettricità ha semplicemente comunicato ciò che era intenzionato a fare ed ha proceduto con i lavori? – si chiedono gli ambientalisti – E anche se fossero tutti autorizzati, non era il caso di mostrare un po’ più di attenzione verso i valori paesaggistici del Cansiglio, anche dal punto di vista estetico, recuperando gli sbagli del passato invece di peggiorare la situazione? Tutti questi anni di continue affermazioni sulla necessità di tutelare il paesaggio e di difendere la bellezza hanno davvero poca corrispondenza tra parole e fatti”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Istituto Alex Langer e Mountain Wilderness).
#Qdpnews.it