Vincere con la Ducati ha sicuramente un sapore diverso che con le altre moto.
Lo sa bene Alvaro Bautista che nella scorsa stagione a bordo della rossa di Borgo Panigale si è laureato campione del mondo di Superbike.
Ma c’è anche un pezzo di Treviso nella vittoria del campione spagnolo che dal 2009 indossa stivali Sidi durante le gare. Nella giornata di oggi martedì Bautista si è recato nel quartier generale dell’azienda a Maser per presentare l’edizione limitata degli stivali creata per celebrare la vittoria del campionato del mondo.
“Quando ho vinto il mondiale in 125 (nel 2006 ndr) non ero ancora con Sidi. Quindi questa è la mia prima limited edition per celebrare la vittoria del mondiale di Superbike” commenta Bautista.
Per celebrare questo speciale successo lo stivale Mag-1 si tinge di oro. L’edizione limitata è un’occasione unica ed esclusiva per tutti gli appassionati di vivere esperienze di guida da campione del mondo in strada e in pista.
Alvaro, quello appena concluso è stato un anno di trionfi. Qual è il tuo bilancio?
“È stata una stagione veramente buona. Una stagione dove oltre ai risultati sono felice perché sono tornato a divertirmi su una moto dopo due anni difficili guidando la Honda. Ho lavorato tanto per dare il massimo e credo che come pilota sia stato uno dei migliori anni della mia carriera. Sono molto orgoglioso di aver vinto il campionato del mondo anche perché sono passati 16 anni da quando ho vinto il mondiale in 125”.
Il connubio Sidi-Bautista funziona, dunque. Quali sono i vostri prossimi obbiettivi?
“Questo connubio funziona. Sono molti anni che lavoriamo assieme. Il nostro è sempre stato un rapporto meraviglioso non solo a livello professionale ma anche personale. Qui c’è della gente meravigliosa che lavora per raggiungere i massimi risultati. Dopo la vittoria del titolo assieme l’obbiettivo per il prossimo anno è quello di difenderlo. Non sarà facile perché ogni anno il livello si alza”.
Credi che un’azienda come Sidi possa ispirare i giovani? E come vedi il futuro di questo sport in Veneto?
“Non è una zona facile per il motociclismo questa rispetto ad altre come potrebbe essere l’area di Misano dove ci sono più piste per fare pratica. Credo che la cosa bella dell’Italia è di avere aziende come Sidi che sono marchi molto importanti nel mondo delle due ruote. Sarebbe bello sfruttare Sidi e avere più supporto per il mondo della moto in queste zone in modo da avere più piloti in questa area”.
Chi vedi come tuo erede nel mondo delle moto?
“È una domanda difficile. Soprattutto perché spero ancora di correre per molto tempo nonostante io abbia 38 anni e corro da molto. Mi sento ancora bene e molto motivato a migliorare. Proprio la ricerca di essere migliori è una cosa che mi accomuna con Sidi. Spero di stare in moto per tanti anni e che manchi del tempo per gli eredi”.
(Foto: Lorenzo Ferraro – Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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