Era il 4 gennaio del 1948. Lungo via San Vito di Miane un numeroso e coeso gruppo di ragazzi, capitanati dalla Banda cittadina. Lo stop al civico 50, quello della Latteria Curto.
Un inizio d’anno che passerà alla storia per aver dato vita alla lunga e ancor oggi viva tradizione della Latteria di Miane: tanti i soci presenti e che oggi ricordano quel giorno.
Una fotografia scattata quel giorno è stata ritrovata nei meandri di un’abitazione di uno dei soci presenti, Arcangelo Sandel. Uno scatto che riesce a raccontare molto. Numerosi ragazzi elegantissimi di tutte le età uniti, senza contrasti apparenti, con un unico scopo condiviso: iniziare subito a lavorare per la città.
“È stata una grande festa – racconta il vecchio socio -. C’era perfino la Banda di Miane, che all’epoca era molto attiva, a suonare quel giorno. Non mi ricordo molto perché sono passati tanti anni, ma questa immagine l’ho impressa”.
La mungitura delle mucche e la lavorazione del latte veniva eseguita a mano. Erano centinaia i soci – nonni e bambini – che portavano secchielli di latta colmi a piedi, tra le tante vie del paese.
Al tempo la latteria era completamente diversa da quella a cui siamo abituati oggi. “Rudimentale” verrebbe etichettata osservando l’immagine, ma era proprio quello che all’epoca bastava: un luogo vicino a casa in cui poter guadagnare per mantenere la famiglia. “L’estetica” non era una priorità.
Oggi l’azienda agricola Fattoria Curto è ancora un punto di riferimento per il paese e nel novembre del 2020 è stata restaurata (qui l’articolo). Ad occuparsi della vendita c’è Giada assieme alla mamma Lara, mentre il padre Giancarlo e i due fratelli Riccardo e Francesco si occupano dell’azienda agricola e della lavorazione del latte.
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