Addio al ristoratore “re dei funghi” Roberto Miron, “Gigetto” Bortolini: “Una persona onesta che amava il suo lavoro”

L’associazione Cocofungo perde uno dei suoi soci fondatori: è mancato lo scorso sabato 13 luglio, all’Hospice di Vittorio Veneto dove era ricoverato, Roberto Miron (nella foto), ristoratore dell’omonimo ristorante di Nervesa della Battaglia.

Un semplice “Ciao Roberto” compare oggi nella homepage del sito della rassegna, che si è imposta all’attenzione del pubblico grazie a una precisa e costante attenzione alla qualità e ad una capacità di rinnovamento che ha stupito anche i palati più attenti e raffinati, tra sapori, creatività e materie prime di qualità.

Miane Gigetto Roberto Miron(Nella foto, da destra: Roberto Miron e Gigetto Bortolini durante un loro viaggio in Francia). 

Dell’attenzione alle materie prime di qualità, in particolare i funghi, Miron ne aveva fatto il suo tratto distintivo: per tutti, non solo nell’ambito della ristorazione, era infatti conosciuto come il “re dei funghi”. Una vita in cucina, per lui che aveva iniziato da bambino e non aveva mai smesso di coltivare questo talento. Non a caso nel 1976 insieme ad altri amici ristoratori, aveva avviato l’avventura di “Cocofungo”, rassegna gastronomica trevigiana: insieme a lui, Fernando Raris, Giuseppe Maffioli, Onorio Barbesin e Gigetto Bortolini.

“Ero legato a Roberto da un’amicizia di lunga data, iniziata ancora negli anni settanta – racconta Luigi Bortolini del ristorante da Gigetto di Miane – passavamo molto tempo insieme, tra uscite e viaggi in Italia e all’estero. Qualche anno fa, con la morte dell’amata moglie aveva subito davvero un brutto colpo. Roberto era una persona onesta, riservata, amava davvero il suo lavoro. Non sono passati molti mesi dalla sua ultima visita, qui da me: la notizia della sua morte mi ha davvero lasciato senza parole, un grande dispiacere davvero”.

Miane Gigetto roberto Miron paul bocuse(Nella foto, Roberto Miron e Gigetto Bortolini insieme allo chef francese Paul Bocuse e ad altri amici).

“E’ stato uno dei primi ad amare i funghi – continua lo chef – non a caso per tutti era il re dei funghi. Ne era davvero innamorato, ancora prima di fondare Cocofungo. Aveva abbandonato l’associazione lo scorso anno, ma ne ha fatto parte per più di quarant’anni”.

A piangere la sua scomparsa. insieme ad amici, colleghi e i clienti conosciuti nel corso della sua lunga carriera, i tre figli Enrica, Andrea e Carlo Alberto. Il funerale di Roberto Miron è fissato per mercoledì 17 luglio a Nervesa della Battaglia.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Cocofungo e Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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