Nuovo caso shock oggi, lunedì 26 settembre, nel Comune di Miane: terza cerva dilaniata, questa volta lungo la strada che collega Combai a Col San Martino. Ma i Carabinieri forestali “gettano acqua sul fuoco” e smentiscono due dei tre episodi avvenuti negli ultimi 10 giorni .
Essi ritengono infatti che l’unico caso di predazione sia quello avvenuto tra il 14 e il 15 settembre in via Carmine. Per quanto riguarda la carcassa trovata giovedì scorso in via IV Novembre (qui l’articolo) il comando dei forestali di Valdobbiadene afferma che è più corretto parlare di “predazione di canidi, non è detto che siano lupi, potrebbe trattarsi anche di cani vaganti. Senza il Dna su pelo e saliva non siamo al momento in grado di dire che la cerva trovata morta la scorsa settimana sia stata uccisa dai lupi”.
Per quanto riguarda la carcassa trovata oggi a Combai, invece, i Forestali propendono per una versione ben diversa dall’allarme lupo circolato subito in paese.
“Dopo aver visto il luogo dove si trovava la carcassa – precisano i Forestali – riteniamo che la cerva sia morta dopo un incidente stradale. Sul luogo del ritrovamento, infatti, c’era poco sangue. Se fosse stata uccisa sul posto da un lupo ce ne sarebbe stato molto di più”.
La carcassa di oggi, inoltre,si trovava in condizioni peggiori rispetto alle altre due, per questo i Forestali affermano che “l’animale molto probabilmente era morto da qualche ora in seguito all’urto con un veicolo” e durante la notte sarebbe stato oggetto di “un ‘banchetto’ da parte di diversi animali, per esempio canidi, lupi o volpi”. Questo spiegherebbe l’evidente stato di deterioramento e il ritrovamento a bordo strada.
L’allarme lupo, dunque, viene smentito e la preoccupazione delle persone invitata a ridimensionarsi.
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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