È possibile una viticoltura ambientalmente sostenibile? Un incontro che guarda al futuro

È possibile una viticoltura ambientalmente sostenibile? Ieri al Teatro Auditorium “Jean Antiga” di Miane la Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco e Cecat, insieme a numerose figure orientate nel settore, hanno incontrato i produttori per porre loro un quadro dell’attuale situazione della viticoltura e dei passi futuri da compiere verso la sostenibilità ambientale.

Tutti i video di Monica Ghizzo

A fare gli onori di casa, il sindaco di Miane Denny Buso il quale ha espresso l’importanza oggi di parlare di sostenibilità e paesaggio “è fondamentale farsi delle domande, capire che siamo tutti di passaggio in questo pianeta. È quindi doveroso e fondamentale rispettare il nostro territorio”.

Diego Tomasi direttore Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG

Presenti anche l’assessore all’Agricoltura della regione del Veneto Federico Caner, il responsabile del settore agricoltura di Banca Prealpi SanBiagio Luciano Soldan  e il coordinatore Comitato Primavera del Prosecco Giovanni Follador. 

Gli interventi tecnici sono stati a cura di: Alberto Zannol, direttore Agroalimentare Regione del Veneto con “Strumenti per la viticoltura del futuro”; Lucio Della Bianca, oss. Fitopatologico con “Strumenti per la difesa fitoiatrica”; Cristiano Baldoin e Mauro Sozzi, dipartimento Tesaf Università di Padova con “Ruolo delle diverse attrezzature irroratrici”; Diego Tomasi, direttore Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG con “L’evoluzione della viticoltura del Conegliano Valdobbiadene Prosecco tra innovazione e sostenibilità”;  Luca Giavi, direttore Consorzio Prosecco DOC con “La Sostenibilità come opportunità: un approccio concreto per il sistema produttivo”.

Strumenti per la viticoltura del futuro

La sostenibilità del mondo viticolo: quali sono le minacce alla coltivazione e quali dovrebbero essere le linee di indirizzo nel sistema pubblico e privato? 

Alberto Zannol, direttore Agroalimentare Regione del Veneto

“Ad oggi abbiamo 100mila ettari coltivati in Veneto, abbiamo superato diverse crisi ma ad oggi la situazione è stabile – ha spiegato Alberto Zannol -. Il clima gioca un ruolo fondamentale nella coltivazione della vite: una variazione di soli due gradi in tutte le aree d’Italia potrebbe comportare grossi cambiamenti, un rischio moderato nella coltivazione quindi bisogna capire come adattarsi al meglio alle nuove condizioni. Il clima agisce sulla temperatura, acqua, radiazione, parassiti e malattie, fattori questi che comporterebbero una variazione di quantità e qualità dell’uva e quindi del vino.  

Fondamentale diventa quindi l’adattamento – continua -. Esso può essere: intrinseco, genotica (uso di varietà diverse; uso di cloni/nuove varietà); estrinseco, tecniche enologiche e gestione dalla pianta (irrigazione; sistemi antigelo/antibrina; gestione del terreno; localizzazione impianti; sistemi di allevamento; lotta fitosanitaria). Bisogna muoversi per garantire al viticoltore di lavorare in serenità. Cosa serve? Investimenti aziendali ed agroindustriali; conoscenza (R&S; Consulenza; Formazione); servizi; informazione; adeguamenti normativi, al passo con necessità ed esigenze”. 

Ad oggi è attivo un Bando PNRR “Ammodernamento macchine” rivolto alle attrezzature per la gestione e distribuzione di prodotti fitosanitari: atomizzatori a tunnel con pannelli recuperatori; atomizzatori con convogliatori d’aria a torretta atomizzatori con diffusori multipli orientabili; barre irroratrici con campana antideriva; barre irroratrici con ugelli antideriva e distribuzione assistita mediante manica d’aria; Kit di aggiornamento di attrezzature, preesistenti in azienda, per

Agricoltura 4.0 (raccogliere, analizzare ed elaborare in modo automatico tutti i dati che provengono dal campo).

Cristiano Baldoin, dipartimento Tesaf Università di Padova 

Per partecipare bisogna avere almeno una di queste caratteristiche: protocollo di comunicazione ISOBUS o equivalente; sistema di Interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita; sistema di guida automatica o semiautomatica; sistema di telemanutenzione e/o di telediagnosi; sistemi per il controllo a rateo variabile; sensoristica dedicata, tecnologia lot e sistemi basati sul Cloud. 

Sono disponibili 24.778.000 euro, con una spesa massima ammissibile 35 mila euro, un contributo ordinario 65%, un contributo per giovani agricoltori 80% (età massima 40 anni; insediato nei 5 anni precedenti la domanda come: impresa individuale, il giovane agricoltore è ipso facto capo azienda, impresa societaria con una quota rilevante del capitale o partecipa al processo decisionale per quanto riguarda la gestione (anche finanziaria) della società o che provvede alla gestione corrente della società). Il termine per la presentazione delle domande è il 31 maggio 2024. 

È presente anche un Bando “Investimenti enologici” con disponibilità 9.500.000 euro per aziende agricole con spesa tra i 15 e 200 mila euro (contributo 40%), imprese vinicole con una spesa tra i 50 e 700 mila euro (contributo 30% PMI, 20 intermedie 10% GI). Il termine per la presentazione delle domando è il 14 giugno 2024.

Mauro Sozzi, dipartimento Tesaf Università di Padova 

Inoltre è attiva la “Ristrutturazione e riconversione vigneti” con disponibilità 7,0000.000 euro. Il contributo è del 50% per massimo 4 ettari, con riserva finanziaria 15% per estirpi coatti per motivi fitosanitari e costi standard unitari. Il termine per la presentazione delle domande è il 14 giugno 2024.

“Bisogna approfittare delle opportunità che il sistema delle sovvenzioni offre perché i soldi dall’Europa ci sono ma poi passano. Devono essere spesi nel miglior modo possibile ed è il sistema produttivo che deve far in modo che succeda” ha concluso Alberto Zannol. 

Strumenti per la difesa fitoiatrica

Qual è il contesto, dal punto di vista normativo, dove si opera tutti i giorni?  In Veneto i prodotti fitosanitari venduti (ADPAV) sono stati, nel 2022, 10.193 tonnellate. Mentre, i principi attivi venduti per SAU (SORA) nel 2018 12.4 kg/ha. La presenza di sostanze attive da prodotti fitosanitari nelle acque, uno stato chimico non buono di corpi idrici sotterranei o superficiali. “Dobbiamo mirare a raggiungere degli obiettivi che ci vengono declinati anche a livello comunitario come il Farm To Fork” ha spiegato Lucio Della Bianca.

La Strategia “Farm to Fork” mira ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare sostenibile: ridurre del 50% l’uso di pesticidi chimici entro il 2030; ridurre almeno del 50% le perdite di nutrienti; ridurre almeno del 20% l’uso di fertilizzanti entro il 2030; ridurre del 50% le vendite di sostanze antimicrobiche; 1125% del totale del terreni agricoli dovrà essere dedicato all’agricoltura biologica entro il 2030. 

Lucio Della Bianca, oss. Fitopatologico

Ci sono delle buone notizie: dal 2018 sono diminuite le vendite totali di PF e la vendita di PF più pericolosi, diminuendo così il rischio armonizzato (HR11) regionale. Quest’ultimo è un parametro individuato dalla direttiva 2009/128/CE che stima l’andamento del rischio derivante dall’uso di sostanze attive fitosanitarie. Per ridurre significativamente HRI1, l’obiettivo è: diminuire l’utilizzo delle sostanze più pericolose; diminuire il ricorso alle autorizzazioni in deroga. 

Il Veneto si sta muovendo tramite il DEFR Missione 16 “Promuovere una produzione agricola sostenibile” Obiettivi strategici regionali nel settore vitivinicolo: la diffusione di tecniche o strategie di difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale; diffusione di sistemi di produzione certificati; riduzione del quantitativi di prodotti fitosanitari distribuiti con particolare riferimento alle molecole rinvenute nelle acque.

2030: La strategia regionale per lo sviluppo sostenibile. La linea di intervento promuove modelli di agricoltura più sostenibile tramite un programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile, calcolando SAU biologica ( %) e SAU certificata Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata (SONPI). Sono in atto collaborazioni con Università ed Enti di ricerca per la realizzazione di materiali informativi divulgativi con indicazioni tecnico- operative su: riduzione della deriva; riduzione dell’uso delle sostanze attive; promozione di prodotti a basso impatto ambientale; configurazione ottimale delle macchine; mitigazione del rischio di contaminazione dei corsi d’acqua o dei siti. Gli interventi di completamento regionale per lo Sviluppo Rurale 2023 – 2027 sono: erogazione di aiuti per i beneficiari (SRA19 e SRA29); informazione o formazione degli imprenditori agricoli e consulenti (SRH). 

Luca Giavi, direttore Consorzio Prosecco DOC

E in fase di stesura il Nuovo PAN (Direttiva 128/2009, D.lgs 150/2012):  aumento del 50% della SAU condotta con il metodo della produzione integrata, certificata al sensi della legge n. 4 del 3 febbraio 2011 – SQNPI (rifer. 2018); aumento del 60% della superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica (rifer, 2018); riduzione del 20% quantità di sostante attive candidate alla sostituzione immesse in commercio, con riferimento alla media triennio 2017 – 2019; percentuale non superiore all 1% del campioni di prodotti vegetali con presenza di residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari; percentuale inferiore allo 0,5/1% del valore medio delle determinazioni analitiche effettuate su campioni di acque superficiali che presentano sostanze attivo di prodotti fitosanitari/candidate alla sostituzione in concentrazioni superiori alla metà dello Standard di Qualità Ambientale.

Sono stati approvati: indirizzi regionali per un corretti impiego dei prodotti fitosanitari (DGR. 1082/2019) e una proposta di regolamento comunale/intercomunale per l’utilizzo del prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili e nelle aree adiacenti ad esse. 

Il pubblico presente in sala 

Ruolo delle diverse attrezzature irroratrici

L’European Green Deal (2019) è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050 (es: Fit for 55). Gli obiettivi del Green Deal si estendono a diversi settori, tra cui l’edilizia, la biodiversità, l’energia, i trasporti e il cibo (Farm to Fork).

Le macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari sono fondamentali: migliorano l’efficacia del trattamento (deposito sufficiente ed uniforme sulle parti da proteggere); riduce gli effetti negativi sull’ambiente (evitare deriva e fuori bersaglio); minimizza la miscela residua (ridurre l’inquinamento puntiforme dovuto allo smaltimento). Tutto questo contribuisce a ridurre l’uso dei prodotti fitosanitari.

La regolazione (taratura) è la prima operazioni che bisogna eseguire in una macchina. La regolazione o taratura consiste nella modifica/messa a punto del parametri operativi della macchina, in funzione del trattamento da effettuare. 

“La regolazione è il presupposto fondamentale per l’applicazione do qualsiasi misura di mitigazione della deriva – ha affermato Cristiano Baldoin -. 

Le dosi dei PF sono adeguatamente “precise”? I farmaci usati in medicina umana e veterinaria vengono dosati sulla base della massa corporea del paziente. Perché per i PF (o agrofarmaci) non sempre c’è la stessa attenzione? Andrebbero dosati in base alla superficie e vegetazione che bisogna trattare”.

Tradizionalmente le etichette del PF hanno sempre riportato l’indicazione della concentrazione (g///) minima o massima. Con l’entrata in vigore del Regolamento CE 1107/2009 è obbligatoria l’indicazione in etichetta della dose massima riferita al’ettaro.

L’irrorazione a volume variabile è una tecnologia promettente che fornisce una distribuzione della miscela, adattando il volume di irrorazione alle variazioni nel volume e nella densità della chioma. In funzione della tecnologia utilizzata, è possibile raggiungere livelli di riduzione del prodotto distribuito differenti. Il volume di irrorazione può essere scelto in base l’area da trattare, alla superficie di vegetazione da trattare o al volume di vegetazione da trattare. 

Diego Tomasi e Luciano Soldan

Il sistema ad ultrasuoni è semplice ed economico, estremamente robusto in condizioni di campo difficili, la precisione è influenzata da molti fattori (distanza di rilevamento, velocità di spostamento, temperatura, umidità, ecc.), è facilmente interferito dai sensori adiacenti, fornisce una precisione di misurazione limitata ma accettabile, in base all’intensità dell’eco è possibile misurare la densità della vegetazione e un errore di misura di 5 cm nella misurazione della distanza sensore-chioma può tradursi in un errore nella stima del volume del 30%. 

Il laser e il LIDAR utilizzano radiazione infrarossa in quanto meno soggetta a back scattering. Sia laser che LIDAR permettono di determinare la distanza di oggetti attraverso la determinazione del tempo impiegato dal segnale per essere riflesso. Nei LIDAR il laser viene fatto muovere a 360°, è veloce e preciso, ha una distanza di misura più lunga e campo visivo più ampio rispetto al sonar, è molto costoso e non adatto ad ambienti polverosi. 

L’evoluzione della viticoltura del Conegliano Valdobbiadene Prosecco tra innovazione e sostenibilità

“Il cambiamento climatico è un argomento preoccupante ma forse per la collina no: i risultati ci sono da qui al 2100 per capire come adeguarci e muoverci al meglio – ha affermato Diego Tomasi -. Bisognerà lavorare sul suolo, uno strumento fondamentale per mitigare i cambiamenti del clima, giocando sull’apparato radicale della vite. Questo progetto, che a breve sarà a portata di tutti, verte sul far capire che si può lavorare senza azoto liquido, concentrandoci maggiormente sul suolo”.

Giovanni Follador, coordinatore Comitato Primavera del Prosecco

La Sostenibilità come opportunità: un approccio concreto per il sistema produttivo

“In termini di sostenibilità stiamo portando avanti, ormai da 4 anni, progetti e sperimentazioni con aziende che stanno portando risultati interessanti e favorevoli – ha detto Luca Giavi -. Siamo riusciti a ridurre di 2/3 l’utilizzo dei Fitofarmaci nelle annate favorevoli mentre l’anno scorso del 50%. Se c’è la volontà le cose si portano a termine. C’è un’intensa attività di ricerca a livello universitario con un budget di 1.200 milioni di euro. L’introduzione di nuove varietà è un tema da affrontare con attenzione, quello che preoccupa è l’idea che il nostro mondo sia senza fine. Non esiste solo la sostenibilità di tipo ambientale ma anche economica e sociale. I paesi del nord Europa guardano che gli operai che lavorano nei nostri vigneti e cantine siano in regola, adeguatamente pagati e il tema del caporalato. Bisogna avere la capacità di guardare oltre la contingenza dell’oggi per poter garantire sostenibilità in modo che i giovani possano continuare a lavorare la vite e i nostri territori”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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