Quand’è stata l’ultima volta che ci siamo dedicati attentamente all’ascolto di una canzone, mettendo la musica al centro della nostra esperienza, anziché relegarla a sottofondo musicale mentre si guida o si sbrigano le faccende domestiche? E quand’è stata l’ultima volta che abbiamo ascoltato un album integralmente senza ‘skippare’ compulsivamente da un brano all’altro?
In una quotidianità dove la dimensione visiva è prevalente, l’ascolto attento della musica è un’attiva che ormai è riservata a pochi appassionati. A pensarci è un gran peccato, perché la musica ha un potere unico di emozionare e far vibrare le corde dell’immaginazione (tanto più se la si ascolta ad occhi chiusi e lontano da fonti di distrazione).
Parte da questo presupposto l’iniziativa promossa dalla Pro Loco di Miane e dedicata al cinquantennale dell’uscita dell’album “The dark side of the moon” (nel 1973), pietra miliare della discografia dei Pink Floyd e del rock in generale.
Grazie alla collaborazione con l’audiofilo locale Maurizio Gusatto, l’associazione mercoledì e giovedì sera ha organizzato due serate ad ingresso libero all’Auditorium Jean Antiga di Miane, che si sono rivelate un successo (la prima è andata sold-out nel giro di pochi giorni e senza particolare promozione).
Nei due appuntamenti è stato proposto un ascolto completo dell’album “The dark side of the moon” in quadrifonia con il supporto di un impianto di diffusione di altissima qualità, che, dopo cinquant’anni di grandi concerti, inserito in un teatro, è riuscito a restituire la stessa emozione di un live visto dalla prima fila.
“Qui è tutto rigorosamente analogico: l’unica cosa digitale è la sorgente in Blu-ray – spiega Maurizio Gusatto, che in questa iniziativa si è fatto affiancare dal suo ‘maestro’ Giuseppe Bonotto, con alle spalle una lunga collaborazione con il mitico Condulmer Recording Studio di Mogliano Veneto –. L’impianto, completamente restaurato dal sottoscritto, ha cinquant’anni, ha accompagnato Battiato e Le Orme nei primissimi tour, e a distanza di così tanti anni riesce ancora a restituire emozioni, a coinvolgere pienamente nell’esperienza d’ascolto.
‘The dark side of the moon’ con la sua complessità e la stratificazione dei suoni tipica degli album dei Pink Floyd, si presta ad un’esperienza immersiva del suono di altissima qualità, ricca di pathos e a prova di puristi dell’audio. Purtroppo ci siamo abituati a sistemi digitali che sì riproducono musica, ma che non sempre restituiscono emozione, quella che abbiamo voluto suscitare nel pubblico in queste due serate”.
Nella prima parte della serata sono stati proiettati alcuni estratti audio e video di spettacoli dal vivo dei Pink Floyd, compreso quello al Live Aid del 2005 e di alcune esibizioni dell’ultimo tour “Us + Them” di Roger Waters. Nella seconda parte, la componente visiva ha lasciato spazio esclusivamente a quella acustica: ad occhi chiusi il pubblico ha potuto dedicarsi ad un ascolto coinvolgente (con picchi da far tremare la sala) della versione rimasterizzata di “The Dark Side of the Moon”: “Breathe”, “Time”, “The great gig in the Sky”, e ancora “Money” e “Us and Them” fra i brani intramontabili contenuti nell’album pubblicato il 1° marzo del ’73 dalla Capitol Records.
“Si tratta di una delle poche iniziative in Italia di questo genere che omaggiano il cinquantennale dalla pubblicazione del disco – conclude Gusatto -. Il successo è stato clamoroso e ora vorremmo ripetere il format con altri grandi album della storia della musica che si prestano ad un’esperienza da pelle d’oca, di quelle che non puoi descrivere se non le vivi in prima persona”.
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