Vergoman di Miane, come da tradizione, dal 12 al 28 gennaio festeggia la “Secolare Sagra de Sant’Antoni”. Una tradizione che affonda le radici nel culto di Sant’Antonio Abate, il santo venerato il 17 gennaio, che nelle iconografie viene spesso raffigurato con a fianco un maialino. Il maiale era l’animale allevato dai monaci antoniani e secondo la tradizione il suo grasso era un antidoto contro l’herpes zoster, noto come il fuoco di sant’Antonio.
Il maiale viene spesso raffigurato con la campanella appesa al collo. Anche a questa particolarità c’è una spiegazione che va ricercata nella tradizione. I frati antoniani per privilegio papale potevano allevare maiali per uso proprio a spese della comunità. I porcellini spesso circolavano liberamente fra cortili e strade a questuare cibo e, per evitare che qualcuno li rubasse, recavano al collo una campanella di riconoscimento.
Proprio un maiale di due quintali con il concorso “occhio al peso” sarà messo in palio nella struttura polifunzionale della Pro Loco di Miane sede della festa. Per vincere il suino basterà puntare un euro indicando il peso del ceppo che troneggia in bella vista nello stand della Pro Loco. Il ricavato verrà devoluto al restauro del santuario della Madonna del Carmine, che necessita di urgenti lavori di manutenzione al di sopra della possibilità della parrocchia di Miane.
Il 28 gennaio a conclusione della festa ci sarà la pesatura di “occhio al peso”. La speranza degli organizzatori e dei fedeli devoti alla Madonna del Carmine è che il santo e il suo maialino facciano ancora una volta il miracolo, inteso come ricavato per il restauro.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: www.giannidesti.com).
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