Ci ha abituato a opere d’arte in legno piccole e grandi, dai graziosi fanciulli alle creazioni di BoscAR-T come il gallo gigante (qui l’articolo) e il Biss Badaliss (qui l’articolo), ma Pietro Colmellere è un ragazzo dalle mille risorse.
L’artista di Combai, insieme all’amico Patrick Senoner, ieri ha vinto il concorso “Personalità del passato o presente della Val Gardena”, che si è svolto nel prato comunale di Selva Gardena da martedì 27 dicembre e che stimolava gli artisti a realizzate sculture di neve a partire da blocchi di 3m x 3m x 3m.
La giuria consentiva di lavorare la neve esclusivamente a mano, vietato l’utilizzo di motoseghe o di altri strumenti meccanici.
“Sono davvero contento di questa bella vittoria, è una soddisfazione enorme per me vincere qui dove ho studiato a lungo negli scorsi anni – afferma Colmellere -. L’idea di realizzare questa scultura di neve è nata perché sono appassionato di musica e uno dei miei compositori preferiti è Giorgio Moroder, di Ortisei”.
“Penso sia stato uno dei grandi della musica che ha portato una grande ricerca per una dance e una house music molto innovative – precisa lo scultore di Combai -. Abbiamo raffigurato il volto di Moroder diviso in due: da una parte, baffo e occhiali, che erano i suoi segni identificativi; dall’altra, però, abbiamo deciso di rappresentare nella parte sinistra del volto un casco per identificare il periodo in cui Moroder ha raggiunto il boom di successi. A mio parere quello con i Daft Punk che indossavano i caschi è l’album più bello di questo musicista della Val Gardena. Era naturale che il titolo della nostra opera fosse preso da una delle canzoni realizzate da Moroder per i Daft Punk”.
Nel corso della sua carriera l’82enne Giorgio Moroder ha infatti avuto modo di collaborare con numerosi artisti, fra cui Barbra Streisand, Britney Spears, Chaka Khan, Donna Summer, Janet Jackson, David Bowie e Freddie Mercury.
Moroder ha vinto tre Premio Oscar: uno nel 1979 per la migliore colonna sonora col film “Fuga di mezzanotte” e gli altri due alla migliore canzone, nel 1984 per “Flashdance… What a Feeling” e nel 1987 per “Take My Breath Away”.
“Per il giudizio delle nostre opere da parte della giuria c’erano diversi criteri – conclude Colmellere -: l’utilizzo di tutti i metri cubi di neve messi a disposizione dei sei finalisti, capacità di finitura della scultura, l’idea, la somiglianza dal modello alla realizzazione sulla neve e, ovviamente, la somiglianza al personaggio prescelto”.
Tanta la soddisfazione nella numerosa famiglia Colmellere, tra gli amici della Pro loco di Combai e in tutta la comunità del caratteristico borgo di Miane, davvero orgogliosa del suo giovane artista del legno e, da ieri, anche della neve.
Riproponiamo il nostro servizio dedicato a Pietro Colmellere che abbiamo realizzato due anni fa nel laboratorio dove ogni cosa ha origine.
(Foto: Pietro Colmellere).
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