La cultura montebellunese perde la professoressa Lydia Gallina

Lydia Gallina

Questa mattina nel Duomo di Montebelluna è stato dato l’ultimo saluto alla professoressa Lydia Gallina in Andolfato, docente di lettere e storico volto dell’Utem – Università della Terza Età della città.

Come ha ricordato il professor Lucio De Bortoli, presidente dell’Università della Terza Età, la donna, insieme al marito Bruno, era stata protagonista della nascita e dell’affermazione di questa importante realtà culturale montebellunese.

Lydia e il marito Bruno

“Ci consegna il lascito della sua impeccabile serietà culturale e la dolcezza del suo sorriso – commenta De Bortoli -. A nome del direttivo e dei soci esprimo a Franco, nostro direttore scientifico, a Bruno, presidente onorario e ai famigliari tutti, le nostre più sentite ed affettuose condoglianze”.

A piangere la professoressa Gallina, infatti, ci sono i figli Franco, Guido e Marco, il marito Bruno, gli altri parenti, gli amici e tutti i soci dell’Università della Terza Età di Montebelluna.

“Mia madre era figlia del geometra Guido Gallina – ricorda il figlio Franco, vicesindaco di Montebelluna dal 2010 al 2011 -, persona conosciuta e influente che aveva combattuto nella Prima Guerra Mondiale. Il nonno ha avuto 4 figli e li ha fatti studiare tutti. Mia mamma ha studiato lettere a Padova e ha insegnato alle medie ‘Dante Alighieri‘ e poi alla ‘Papa Giovanni XXIII‘. Ha sposato Bruno Andolfato, insegnante di matematica”.

Nel 1988 – conclude – è stata fondata l’Università della Terza Età di Montebelluna da mio padre e da altre persone come il professor Piaia, docente emerito di Filosofia all’Università degli Studi di Padova. Mia mamma ha fatto la segretaria dell’Università della Terza Età per tanti anni. Mio padre ha insegnato matematica alle magistrali, poi si è interessato di didattica della matematica e ha scritto alcuni quaderni per insegnare la matematica ai bambini. Mia madre lo ha supportato anche in questo e nei suoi viaggi in giro per l’Italia per portare avanti questo progetto”.

(Foto: per concessione della famiglia).
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