Moby Prince, 30 anni fa morirono anche cinque montebellunesi e due volpaghesi: uno spettacolo teatrale ricorda la tragedia

Il traghetto Moby Prince reduce dall’incendio a seguito della collisione con la petroliera “Agip Abruzzo” il 10 aprile 1991.ANSA

Il 10 aprile di 30 anni fa la nave Moby Prince si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo al largo di Livorno e andò a fuoco.

In quella tragedia, che è il più grave incidente marittimo avvenuto in acque italiane, persero la vita anche 5 montebellunesi e 2 volpaghesi. Nel trentesimo anniversario della tragedia della Moby Prince, costata la vita a 140 persone, l’assessorato alla Cultura del Comune di Montebelluna, in collaborazione con l’Associazione Culturale La Nave Europa, promuove lo spettacolo teatrale “M/T Moby Prince”, in diretta streaming sulla piattaforma Zoom sabato 10 aprile alle 20.30.

“Vogliamo ricordare i nostri concittadini vittime di questa tragedia ancora senza colpevoli – dichiara l’assessore alla Cultura, Debora VaraschinUna tragedia che tra le 140 vittime conta anche cinque montebellunesi e due volpaghesi a bordo del traghetto e diretti ad Oristano per il matrimonio della figlia dei coniugi Ernestino Saccaro e Antonietta Dal Tezzon in viaggio assieme al figlio Ivan, la nonna Maria Marcon e il cugino Pasquale Dal Zotto (tutti di Biadene) e i coniugi Gino Guizzo e Giuseppina Martignago di Volpago del Montello“.

“Ricordarli è nostro dovere – afferma – e nostro compito è anche chiedere con fermezza che vengano date risposte ai familiari delle vittime. Per questo abbiamo deciso di patrocinare questo spettacolo, assieme agli altri Comuni che hanno visto nella tragedia la morte dei loro concittadini”.

A Birori, un centro di poco più di mille abitanti in provincia di Oristano, un lieto evento stava portando altri nove passeggeri. Quel fatidico sabato il rappresentante di commercio Pino Cossu, 32 anni, avrebbe sposato Claudia Saccaro, di Biadene.

I due si erano già sposati civilmente, ma avevano deciso di suggellare la loro unione anche in chiesa. Alla cerimonia avevano invitato i parenti della sposa che vivevano nel continente: Ernesto Saccaro, la moglie Antonietta e il figlio Ivan, genitori e fratello della sposa, due cognati, la madrina, una sorella, la zia e perfino la nonna, Maria Marcon, di 85 anni.

“Fu un fatto che sconvolse fortemente la comunità – commenta il sindaco di Volpago del Montello, Paolo GuizzoUn incidente che fu una sciagurata casualità e che ha influito moltissimo sulle attuali disposizioni per la sicurezza dei trasporti marittimi. Nei giorni scorsi mi è arrivato l’invito, come ogni anno, dal sindaco di Livorno per partecipare alla commemorazione ufficiale. Purtroppo non potremo esserci per gli ovvi motivi legati all’emergenza sanitaria”.

Quella della Moby Prince è una tragedia a cui non è ancora stata data risposta ai familiari delle vittime.

La notte del 10 aprile 1991, nella rada del porto di Livorno, la petroliera Agip Abruzzo e il traghetto Moby Prince entrarono in collisione causando un incendio che provocò la morte dei 140 passeggeri del traghetto, tutti, escluso un unico superstite, un giovane mozzo napoletano.

Da allora, nonostante tre processi e le numerose indagini, le dinamiche e la causa dell’incidente non sono state ancora chiarite. I familiari delle vittime del Moby Prince si sono costituiti in due associazioni, entrambe continuano a chiedere che sia fatta luce su quanto è successo.

Nel 2014 è stata creata una Commissione parlamentare d’inchiesta che ha smontato tutte le verità emerse dai processi passando ora la responsabilità di dare risposte ai familiari alla Magistratura.

Lo spettacolo “M/T Moby Prince” è scritto e diretto da Francesco Gerardi e Marta Pettinari, prodotto da La Nave Europa e distribuito da Grufo e Grufo. Ha debuttato a Livorno il 28 ottobre 2006 ed è stato rappresentato per sei stagioni consecutive nei principali teatri italiani. In una serie di monologhi alternati a materiali d’archivio e ricostruzioni in 3D, i due attori protagonisti mettono in scena i ricordi dei testimoni e i documenti ufficiali.

Un atto unico che intreccia il racconto di quanto è accaduto con la fase processuale e le sue contraddizioni, approfondendo le ipotesi di responsabilità e gli aspetti ancora da chiarire.

Lo spettacolo sarà visibile in streaming sulla piattaforma Zoom al seguente link sabato 10 aprile alle 20.30. Interverrà Marta Pettinari dell’Associazione Culturale La Nave Europa, autrice e attrice dello spettacolo; sarà inoltre trasmesso un intervento video registrato lo scorso ottobre con Loris Rispoli, presidente dell’associazione “140” familiari vittime Moby Prince.

Al termine della visione del video dello spettacolo si tornerà in diretta per un intervento finale della dottoressa Pettinari che informerà sui risultati della recente Commissione Parlamentare di inchiesta sulla vicenda e sarà anche a disposizione per rispondere alle domande del pubblico.


(Foto: web).
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