Il campanile di Mosnigo in restauro: la comunità attende la fine dei lavori prevista per novembre

Sono in corso in questo periodo i lavori di restauro del campanile di Mosnigo, iniziati i primi di settembre e che dovrebbero concludersi, salvo ritardi visto il periodo di incertezza a causa del Covid-19, per fine novembre 2020.

Il campanile della frazione Mosnigo, alto ben 31 metri e con una pianta quadrata con lato di circa 4 metri, esisteva da prima della Grande Guerra, a seguito della quale ha subìto dei danneggiamenti nella parte alta.

Dopo la Prima Guerra Mondiale sono state ricostruite la cella campanaria e la parte sommitale che ha ospitato, fino a qualche decennio fa (prima dell’entrata in funzione del serbatoio a “fungo” negli anni ’80), la cisterna dell’acquedotto comunale.

“La decisione di intervenire sul campanile è stata presa dal consiglio parrocchiale per gli affari economici a seguito della caduta di alcuni calcinacci dalla parte sommitale diversi mesi fa, fortunatamente senza alcun danno” spiega Stefano Bressan membro del consiglio per gli affari economici.

A seguito dell’accaduto, è stata immediatamente messa in sicurezza l’area, attraverso la recinzione della base della struttura con protezioni dalla caduta di materiale dall’alto ed è stato affidato l’incarico di verificarne lo stato di conservazione agli architetti Debora Silvia Spagnol e Paolo Gaetan.

Attraverso un sopralluogo, sono stati rilevati il preoccupante stato di deterioramento delle finiture in calcestruzzo della parte sommitale e il distaccamento in diversi punti dell’intonaco di finitura e degli elementi bugnati angolari dalla muratura sottostante.

“È stato quindi predisposto dagli architetti il progetto dell’intervento, la cui esecuzione è stata affidata, dopo aver vagliato alcuni preventivi, alla ditta “Castellana Restauri” di Caerano di San Marco, specializzata in lavori di questo tipo, naturalmente con l’interessamento dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra e i Beni Culturali ecclesiastici e sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso” – prosegue Bressan.

Il progetto si pone come obiettivo la manutenzione straordinaria della torre campanaria attraverso la pulizia e il restauro delle facciate esterne, la sistemazione e l’impermeabilizzazione della cuspide e la sistemazione dei vari cornicioni ed elementi decorativi della cella campanaria.

L’importo dei lavori è stato quantificato in 74.650 euro, comprensivo delle spese tecniche e dell’Iva. Per la copertura dei costi, la parrocchia si avvarrà di un contributo della Conferenza Episcopale Italiana (con i fondi dell’otto per mille) e di un piccolo contributo da parte del comune di Moriago della Battaglia.

La parte più considerevole dei costi grava tuttavia sui risparmi della parrocchia e sulle offerte dei parrocchiani. Va sottolineato che, in fase operativa, è stato purtroppo riscontrato che il distaccamento dell’intonaco interessa un’area maggiore di quella ipotizzata nella fase progettuale, per cui la parrocchia dovrà affrontare un aggravio non irrisorio dei costi.

Per concludere Bressan rivolge un invito, assieme a Don Livio Dall’Anese e al consiglio pastorale a tutti i parrocchiani di Mosnigo di unirsi per sostenere le spese: “Purtroppo, la situazione emergenziale che stiamo vivendo ha determinato un importante calo delle offerte, per cui la parrocchia deve contare ancor di più sulla generosità dei privati, delle associazioni e delle attività economiche che hanno a cuore la conservazione di questo importante elemento identitario della comunità”.

(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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