Il Gip convalida l’arresto di Mohamed Boumarouan, la difesa chiede i domiciliari per il 36enne marocchino rimasto in silenzio davanti al giudice

Un dettaglio della facciata del Tribunale di Treviso

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mohamed Boumarouan durante l’udienza per la convalida dell’arresto: l’uomo è accusato di tentata rapina aggravata e omicidio preterintenzionale ai danni di Adriano Armellin.

Il 36enne, difeso dall’avvocato fiorentino Filippo Viggiano, non ha detto nulla in merito alla morte e all’aggressione subita dall’anziano nella serata di venerdì all’interno della sua abitazione di via Schiratti 85.

Abbiamo avuto un colloquio a distanza questa mattina e abbiamo deciso di avvalerci della facoltà di non rispondere – dichiara l’avvocato difensore – in settimana avremo un incontro di persona“.

Il Giudice per l’udienza preliminare ha convalidato l’arresto, ma ha espresso riserva sulla misura di custodia cautelare in carcere dopo che l’avvocato ha chiesto che questa venisse modificata nella detenzione domiciliare.

Francamente non abbiamo avuto il tempo per parlare di quello che è successo quella sera” continua il legale, che aveva già difeso Boumarouan in passato quando aveva avuto dei problemi, all’età di 18 anni, molto probabilmente per piccoli reati legati allo spaccio.

Sembra che l’uomo fosse dipendente di una ditta di materassi fino a una settimana fa, prima di licenziarsi.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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