100mila euro per la lotta contro il cancro, I proventi di un prodotto “green” utilizzato in viticoltura devoluti al San Raffaele di Milano e all’Istituto URI

Questa mattina nella sede di Bioenologia 2.0 a Oderzo si è svolta la cerimonia di consegna nelle mani del professor Giorgio Gandaglia, in rappresentanza dell’Istituto URI e dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dell’assegno di 100.000 euro quale contributo alla ricerca per la lotta contro il cancro.

Una cifra cospicua che corrisponde all’intero introito derivante dalla vendita di Biovinum, un prodotto attivo contro alcune delle malattie più insidiose per la vite, in particolare la cicalina della flavescenza dorata.

“Si tratta di un regalo di Natale – afferma Maurizio Polo, amministratore unico di Bioenologia 2.0 – che ho voluto fare a un Istituto che è all’avanguardia nella ricerca e nel trattamento dei tumori, e nello specifico di quelli urologici. I 100 mila euro che consegno oggi sono anch’essi frutto della ricerca, da parte del mio staff, per contribuire a una viticoltura sempre più sostenibile e sana. Biovinum, che è stato lungamente testato con successo dai produttori di vino è la dimostrazione che la strada per una agricoltura rispettosa della natura e della salute umana è percorribile, nonostante le pietre d’inciampo”.

Maurizio Polo fa riferimento alla delusione dell’estate scorsa, quando ha offerto il prodotto alla Regione del Veneto, rinunciando a ogni diritto e royalty, affinché provvedesse alla sua registrazione e diffusione.

“Un dono – afferma Polo – per ripulire l’ambiente dai fitofarmaci nocivi, che però è stato rifiutato in quanto si era già deciso di andare in deroga per l’utilizzo del clorpyrifos. Uno schiaffo. L’idea della donazione al San Raffaele mi è venuta in quel momento. Ed eccoci qua”.

Un caso portato poi agli onori della cronaca dal consigliere regionale Andrea Zanoni, il quale, impegnato a contrastare la deroga all’uso di prodotti chimici pericolosi in vigneto, si è rivolto a Maurizio Polo per comprendere meglio dettagli tecnici e implicazioni: “Il prodotto di Bioenologia 2.0 – aggiunge Zanoni – rappresenta una alternativa reale ai veleni e metterebbe finalmente fine non solo alle polemiche e alle reazioni, lecite, della popolazione, ma costituirebbe anche un sicuro approdo per quanti esportano il loro vino all’estero, dove la sensibilità in materia è elevata e diffusa”.

“Sono orgogliosa – dichiara il sindaco di Oderzo Maria Scardellato – che un’azienda della mia città si sia resa protagonista di un gesto tanto generoso. Sono felice che l’assegno di Maurizio Polo sia utilizzato dall’Istituto URI, visti i numeri davvero elevati dell’incidenza dei tumori in campo urologico”.

Il professor Giorgio Gandaglia, fresco vincitore del Matula Award, il più prestigioso premio della European Association of Urology, arrivato appositamente dall’Ospedale San Raffaele di Milano ha ringraziato Maurizio Polo a nome della Fondazione URI e dei suoi ricercatori, impegnati quotidianamente nella ricerca di trattamenti all’avanguardia nella diagnosi e per le cure mirate al miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

“Le nostre scoperte – precisa il professor Gandaglia – vengono applicate in diversi ambiti che vanno dall’ottimizzazione della tecnica chirurgica robotica alla ricerca di nuovi bio-marcatori, fino all’utilizzo di farmaci ormonali e immunoterapici e dell’intelligenza artificiale. I progetti in corso riguardano i tumori alla prostata, al rene, alla vescica e alle vie urinarie”.

A Maurizio Polo e a Bioenologia 2.0 il professor Gandaglia ha consegnato una targa di ringraziamento a nome e per conto del San Raffaele.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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