Accerchiato e aggredito dal branco. La sindaca: “Ennesimo fatto grave nella Marca, serve agire”

Fa discutere il pestaggio a Levada di Ponte di Piave

Pestaggio in un parcheggio della zona industriale di Levada di Ponte di Piave: nei giorni scorsi un 19enne è stato accerchiato e aggredito da una decina di persone che si sono accaniti su di lui prendendolo a calci e pugni.

La vittima sarebbe stata salvata dal passaggio di alcune auto e dal sopraggiungere di un addetto alla sicurezza del locale che ha disperso il “branco” e soccorso il giovane, che è stato poi accompagnato da un amico al Pronto soccorso dell’Ospedale di Oderzo per essere sottoposto alle cure del caso. Avrebbe riportato diverse contusioni.

Sull’episodio indagano i Carabinieri di Oderzo. Sono inoltre al vaglio le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

Alle origini della “spedizione punitiva” del gruppo sembrerebbe esserci qualche parola di troppo dopo un screzio avuto con un altro avventore per l’assegnazione di un tavolo di un locale limitrofo.

“Il fatto grave cui stiamo assistendo purtroppo, come vediamo, è simile a molti altri episodi che si stanno verificando nei nostri Comuni – commenta amareggiata la sindaca di Ponte di Piave Paola Roma -: non è un problema di sicurezza, ma una questione di impostazione della società che vede aumentare di giorno in giorno l’aggressività. Per questo è una questione che va risolta a livello comunitario e ognuno di noi deve fare la propria parte. Serve lavorare insieme ai ragazzi e alle ragazze ma anche ai genitori e la comunità in generale, perché solo insieme possiamo prevenire che questo fenomeno si espanda”.

“Serve anche creare consapevolezza nei giovani della gravità che una denuncia può portare nella loro vita futura, compromettendo fedina penale e di conseguenza possibilità occupazionali e non solo. Dobbiamo evitare che si inneschi un meccanismo di emulazione e, anzi, dobbiamo favorire tutti assieme la promozione di comportamenti virtuosi e positivi” prosegue la prima cittadina.

“Servono quindi sensibilizzazione sulla prevenzione dell’aggressività, promozione della socialità e dell’empatia, prescrizione di sanzioni alternative e ricordarci che non esistono percorsi per i ragazzi senza percorsi anche per i genitori. Ringrazio infine anche il lavoro delle Forze dell’Ordine sempre presenti sul territorio” conclude Roma.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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