Vent’anni di Oras: l’ospedale riabilitativo celebra la sua storia di alta specializzazione

Celebrati i vent'anni di Oras
Celebrati i vent’anni di Oras

Sabato 20 aprile a Villa Foscarini a Gorgo al Monticano, l’Ospedale riabilitativo di alta specializzazione (Oras) di Motta di Livenza, ha celebrato i suoi vent’anni, ospitando le figure che ne hanno segnato la storia e le professionalità che oggi lo stanno guidando verso il futuro.

Avviato nel 2004 come Sperimentazione gestionale mista pubblico-privato per la riabilitazione di alto livello, che inizialmente era solo cardiologica, Oras è diventato nel tempo la Struttura riabilitativa regionale di Alta Specializzazione anche in ambito pneumologico e, in particolare, per la riabilitazione delle persone con mielolesioni o gravi cerebrolesioni acquisite, ed è un punto di riferimento per le Unità spinali non solo in Veneto, ma anche a livello nazionale.

Oggi Oras si configura come SpA interamente pubblica che può contare su tre reparti di degenza in ricovero ordinario (Riabilitazione Cardiologica, Neurologica e Pneumologica) e altrettanti Day Hospital, ospitando 174 posti letto.

Nel 2023, in sinergia con le sssociazioni dei pazienti di riferimento, è stato avviato il Centro Servizi per la Persona con Mielolesione, dove le persone con mielolesione possono trovare una presa in carico unitaria, che comprende tutte le complesse problematiche che sono tipiche delle varie fasi di questa condizione.

Nel tempo Oras ha implementato l’attività poliambulatoriale ed è oggi un punto di riferimento per molti cittadini dell’Azienda Ulss2 Marca Trevigiana per lo svolgimento di visite ed esami specialistici, grazie all’ apporto di un centinaio di Specialisti e all’acquisizione di strumenti di ultima generazione come una nuova Tacinstallata nel 2022, una nuovissima Risonanza Magnetica ad alto campo prevista per luglio 2024.

Durante questi vent’anni Oras ha ospitato quasi 37.800 pazienti in ricovero ordinario, e 29mila pazienti in Day Hospital, e oggi il poliambulatorio garantisce oltre 250mila prestazioni l’anno.

La qualità dei percorsi di cura e l’alta professionalità sono state certificate anche di recente, con l’ottenimento del massimo grado (Diamond Level) della prestigiosa certificazione Accreditation Canada, ente internazionale valutativo degli standard della Sanità in tutto il mondo.

Per celebrare vent’anni di attività dell’ospedale è stata scelta la data simbolica del 20 aprile, anche perché il 20 aprile è la Giornata Internazionale del Disability Manager, figura nata in Italia proprio in Oras ad opera dell’architetto Rodolfo Dalla Mora, Presidente di SIDiMa (Società Italiana Disability Manager).

L’evento, che ha occupato l’intera giornata del 20 aprile, è consistito in una prima parte Istituzionale di saluti e introduzione da parte di rappresentanti della sanità veneta e degli enti istituzionali locali e regionali, e di una tavola rotonda scientifica, introdotta da Stefano Masiero, presidente del Comitato Scientifico di Oras, durante la quale i direttori e responsabili delle Unità Operative di Oras hanno approfondito il tema della riabilitazione, ciascuno per la propria specialità, introducendo alcuni ospiti esterni per interventi sui temi riabilitativi specifici.

La seconda parte è stata invece dedicata all’evento celebrativo vero e proprio e si è aperta con il conferimento del Premio Internazionale di SIDiMa, giunto alla sua quarta edizione, a tre protagonisti dell’inclusione e dell’accessibilità.

È stata poi la volta degli ex pazienti di Oras, che hanno voluto portare in un video la loro testimonianza, seguita da un breve intermezzo teatrale durante il quale un attore ha letto alcune lettere di ex pazienti e recitato un monologo appositamente scritto per l’occasione del ventennale.

In seguito si sono avvicendati i rappresentanti delle famiglie professionali di Oras che, rivolgendosi ai colleghi e ai convenuti, hanno tracciato un profilo del ruolo di ogni professione in Oras, spiegando in che modo l’attività nell’Ospedale Riabilitativo ha influito nella specializzazione e nelle peculiarità del proprio gruppo.

In seguito, il palco ha ospitato le personalità illustri che hanno segnato la storia di Oras in questi primi vent’anni di attività, per ripercorre la strada che ha portato OrasS ad essere ciò che è oggi, e definire le sfide che dovrà affrontare nella sanità del futuro.

“7.300 giorni che coprono 20 anni di attività, oltre 300 dipendenti e 130 liberi professionisti che oggi prestano la loro opera, 66.800 pazienti che si sono avvicendati, quasi 4 milioni di visite specialistiche ed esami strumentali – ha commentato in apertura dei lavori l’amministratore delegato Orianna Romanello – Questi numeri, tuttavia, non sono sufficienti a spiegare i grandi risultati ottenuti da Oras in questi vent’anni: sono le persone che hanno davvero fatto la differenza in questo periodo in cui l’ospedale riabilitativo è cresciuto, fino a sviluppare tre super specialità riabilitative e diventare un centro riabilitativo di eccellenza in Veneto e oltre”.

“Oras è sempre stato ed è oggi un’azienda di persone per le persone dove, alla grande attenzione per il paziente, si affianca un impegno costante per il benessere organizzativo e la soddisfazione del personale – ha concluso – Nel futuro ci aspettano nuove grandi sfide, come l’introduzione di 13 nuovi posti letto da qui al 2026 e nuovi importanti interventi strutturali a favore dei pazienti”.

Il presidente di Oras Paolo Pauletto ha ricordato: “Nel 2023, data la vicinanza dell’ospedale di Oderzo, si era pensato che l’ospedale di Motta di Livenza fosse diventato superfluo, e si parlava di chiuderlo definitivamente. Oggi, dopo vent’anni OrasS è un ospedale solido, un punto di riferimento non solamente per la comunità locale, ma anche per la sanità pubblica e per i grandi centri ospedalieri che si rivolgono a noi per la riabilitazione dei pazienti cardiologici, neurologici e pneumologici – ha aggiunto – Il percorso di questi vent’anni è stato tracciato da una generazione di amministratori capaci e illuminati, che hanno saputo interpretare e anticipare i bisogni e le necessità di un territorio in cambiamento sviluppando un modello oggi riconosciuto di alta specializzazione”. 

“Questa alta specializzazione dell’ospedale di Motta è stata sviluppata in questi venti anni ad opera delle persone: è il grande merito di chi si è succeduto alla guida dell’ospedale, dei professionisti e del personale che hanno lavorato in Oras dal 2004 – ha proseguito – La ricetta del successo di Oras è fatta di diversi ingredienti: da una parte abbiamo inseguito un continuo miglioramento della qualità delle prestazioni e dei servizi offerti, tanto che oggi l’ospedale è riconosciuto al livello ‘diamond’ dall’importante ente certificatore internazionale in ambito sanitario ‘Accreditation Canada’. Dall’altra parte abbiamo favorito la coesione interna, che ha permesso di impedire la fuga di medici e infermieri, come è invece accaduto in altre realtà”.

“Sono state importanti anche l’organizzazione e la riorganizzazione che, specialmente dopo il Covid, hanno assunto un ruolo fondamentale per i grandi cambiamenti nelle condizioni di lavoro che la pandemia ha generato – ha concluso – Infine c’è la capacità innovativa dell’ospedale, che consiste nella ricerca scientifica, nell’adeguamento tecnologico dall’altro e nell’adattamento alle mutevoli esigenze dei pazienti”.

(Foto: Oras).
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