Amica Terra scrive al Comune: “Trattamenti agricoli forzati, riportare l’area delle risorgive allo stato originale”

“Lo scopo che ci prefiggiamo come associazione è solo uno e semplice; che venga ripristinata la zona deturpata e che ritorni ad essere come prima”.

Non fa sconti il portavoce dell’associazione Madre Terra di Gaiarine, Gilberto: Abbiamo depositato un esposto alle autorità provinciali preposte alla tutela dell’ambiente e la zona di cui parliamo è classificata come “E1”. Parliamo di 35.000 metri di territorio ricco di risorgive, oltre che al patrimonio arboreo, delle siepi e paesaggistico“.

Il problema e la segnalazione da parte della Onlus è nato dopo che i proprietari del fondo, sembra, ma è tutto da verificare dalle autorità, potrebbero, e il condizionale è d’obbligo, aver modificato la morfologia del fondo sottoposto a regole contemplate nel Prg del 2002.

L’assessore all’ambiente e alla protezione civile Luigi Michelon risponde: “Abbiamo preso visione dell’esposto e condividiamo la preoccupazione dell’associazione. Altro non possiamo fare che attendere le conclusioni del sopralluogo che ci verranno sottoposte dalle autorità provinciali. Bisognerà quindi attendere la relazione delle autorità, una volta che verrà effettuato il richiesto sopralluogo a verificare se come indicato dall’esposto è stato livellato un fosso che delimitava le due proprietà, cosa che per l’associazione risulterebbe inaccettabile“.

(Fonte: Pio Dal Cin © Qdpnews.it).
(Foto: Associazione Amica Terra).
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