La morte di Omar Pagotto, a 50 anni, ha coinvolto e toccato l’intera comunità orsaghese. Il giovane uomo è deceduto nella mattinata di lunedì al Ca’ Foncello di Treviso, dove era stato trasportato, per l’aggravarsi delle sue condizioni, dopo essere stato ricoverato in un primo momento all’ospedale di Vittorio Veneto.
Le persone che lo conoscevano e che conoscono la sua famiglia in queste ultime settimane si erano preoccupate per lui e tutte avevano sperato che potesse superare anche questa difficile prova.
Ieri Orsago è piombato nell’incredulità e nel dolore e si è stretta attorno agli anziani genitori Anna e Marco, la moglie Simona, i figli Enrico e Elena, la sorella Gianna con Stefano, la suocera
Margherita, le cognate Laura e Luisa, le nipoti Silvia, Sara e Alice, gli zii, i cugini e a tutti i familiari e ai parenti.
Sentimenti di vicinanza sono stati espressi anche dal primo cittadino Fabio Collot e dal parroco don Mario Casagrande.
Omar viene ricordato come una persona buona, sempre disponibile, dedita alla famiglia e impegnata nella propria attività professionale. Si è speso per la crescita e l’educazione dei figli, Elena e Enrico, che oggi hanno 18 e 22 anni.
Figli che assieme alla moglie Simona, sposata 25 anni fa, ha seguito sia nella formazione scolastica che nella loro maturazione personale, anche nei vari momenti della vita parrocchiale. Ha lavorato come elettricista per alcuni decenni nell’azienda Doria di Orsago e coltivava la passione per le moto, riportata anche vicino alla sua fotografia nell’epigrafe.
Il funerale è stato fissato per giovedì 17, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Benedetto e sarà celebrato dal parroco, don Mario Casagrande. L’eucarestia sarà preceduta dalla recita del santo rosario. La salma verrà tumulata nel locale cimitero.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: On. Funebri S. Osvaldo).
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