Alpini di Onigo in festa per i loro 90 anni. Celebrati anche il 60esimo della nomina della madrina e dell’inaugurazione del gagliardetto

Gli Alpini di Onigo in festa: 90 anni di storia associativa

Venerdì 17 febbraio, nella sala consiliare di Pederobba, è stato presentato il libro “1930-2020. 90 anni sempre in marcia” del Gruppo Alpini di Onigo.

Oltre a celebrare il 90esimo anniversario della fondazione del Gruppo Alpini di Onigo (1930-2020), a distanza di due anni a causa del Covid, è stato festeggiato il 60esimo anniversario della nomina di Raffaela Bogana a madrina del gruppo e il 60esimo anniversario dell’inaugurazione del nuovo gagliardetto dopo il passaggio alla Sezione Ana di Treviso.

Oltre alle autorità, alla serata era presente anche Paolo Pandolfo, classe 1928, capogruppo e artefice della cerimonia in quel lontano 1963.

La madrina Raffaela Bogana insieme alla sua famiglia

Narratore della serata è stato l’alpinista scrittore e socio del gruppo Italo Zandonella Callegher, che ha ricevuto i ringraziamenti delle Penne Nere di Onigo per la stesura del libro del 90esimo in collaborazione con gli alpini Andrea Bozzoni ed Emanuele Morandin.

La serata si è conclusa nella sede del Gruppo Alpini di Onigo con una bicchierata finale.

“È stata una serata piena di emozioni per tutta la comunità – afferma il sindaco Marco Turato -. È stata ricordata la storia del Gruppo Alpini di Onigo e, di conseguenza, anche la storia della nostra frazione, ricca di solidarietà e fratellanza. Sono stati ricordati anche i tragici eventi bellici del passato, che hanno portato via i nostri paesani dai loro cari. Paesani che non verranno mai dimenticati anche grazie a questi momenti coinvolgenti”.

Momenti emozionanti del 60° del Gruppo alpini di Onigo

“Un sincero ringraziamento va al capogruppo Alessandro Ciet e ad Italo Zandonella – conclude -, che hanno realizzato e curato questo racconto di storia della nostra Onigo”.

È stata ricordata anche la storia di mio bisnonno – commenta la nipote della madrina -, disperso in Russia nel 1943 e la sua piastrina di guerra trovata casualmente nel 2009 da alcuni turisti in viaggio in Russia e riportata in patria e nella sua casa d’origine tra le mani di mia nonna l’anno successivo. Sono super orgogliosa delle mie origini, di essere nipote proprio di mia nonna che, nonostante abbia dovuto affrontare sin dai primi anni di vita molte difficoltà e perdite, ha creato una famiglia grande e unita come la nostra! Felice di questo riconoscimento, felice di questa festa!”.

(Foto: Gruppo Alpini di Onigo – Facebook).
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