Da modella plus size all’operazione per perdere peso: la storia di Liliana

Liliana Gianni
Liliana Gianni

disturbi alimentari sono sempre più diffusi nel nostro Paese e spesso, per vergogna o pudore, si fa fatica a parlarne.

Non è questo il caso di Liliana Gianni, 36enne di Pederobba, che ha voluto condividere con Qdpnews.it – Quotidiano del Piave la sua storia di cadute e rinascite.

Liliana, che nella vita fa la commerciale in un’agenzia di broker per prodotti alimentari che vengono venduti nei supermercati, ha sofferto di “Binge eating disorder” (Disturbo da alimentazione incontrollata).

Dopo un lungo percorso, non privo di momenti difficili e di ostacoli, ha affrontato un’operazione alla Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro grazie alla quale, senza abbandonare gli incontri con la psicologa, ha perso 80 chili.

A tutto questo, la 36enne pederobbese ha affiancato uno stile di vita più sano, eliminando fumo e alcol, praticando attività fisica ed evitando il più possibile il classico “cibo spazzatura”.

Ora Liliana può finalmente comprarsi i vestiti al mercato, una piccola ma grande soddisfazione per chi in passato spendeva tanti soldi per abiti della sua misura, e fare molte cose che prima erano impossibili anche solo da immaginare.

Liliana non si è mai vergognata della sua persona, anche se ci sono stati dei momenti dove si è trascurata, e ora vorrebbe poter essere di aiuto ad altre ragazze che stanno incontrando i problemi che ha avuto lei in passato.

“Tutto iniziò a 16 anni – racconta -, quando venni coinvolta in un incidente stradale. Anche a casa c’erano dei problemi con il nonno, che stava male, e iniziai a rifugiarmi nel cibo. Ero una ragazza espansiva; ad un certo punto feci del cibo il mio migliore amico, diventato poi nel tempo un nemico molto subdolo. Accumulavo chili su chili, anche se facevo sport. Poi, come succede a tante persone, ho avuto sfortuna anche in amore”.

Verso i 30 anni Liliana ebbe un altro incidente in auto, dopo il quale avrebbe dovuto sottoporsi ad alcune terapie che le furono negate da un medico che, riferendosi al suo peso, le disse: “Non ti aiuto, se tu non ti aiuti”

L’ortopedico a cui si rivolse le consigliò di fare un consulto con un chirurgo bariatrico, era il maggio del 2021. 

“Nel mese di ottobre dello stesso anno andai a funghi – continua – e purtroppo caddi. Vidi la morte davanti a me e feci un fioretto: alzai gli occhi al cielo e promisi a mio nonno che, se mi avesse aiutato, avrei fatto qualcosa per cambiare la mia situazione. Dopo poco tempo, riuscii ad alzarmi salendo in macchina piena di tagli. Lungo il percorso di ritorno, ad un certo punto, misi la macchina in parte, attraversai la strada e trovai dei bellissimi porcini in un’area impensabile: questo era il segno che mi aveva mandato il nonno”.

“Nei giorni successivi – sottolinea -, andai dal mio medico di base, il dottor Zancaner, che non finirò mai di ringraziare. Si prese del tempo e, dopo un po’, mi indicò un centro specializzato a Porto Viro, convenzionato con l’Ulss, dove poter iniziare un percorso che comprendeva la parte psicologica, visite mediche ed esami. Dopo i controlli del caso, capirono che soffrivo di apnee notturne, ben 58, e che avevo un principio di diabete“.

Dal 14 marzo al 9 luglio 2022, seguita dal nutrizionista Zucconelli, Liliana ha perso 20 chili, senza mai abbandonare gli incontri con lo psicologo.

“Partivo da 180 chili – spiega -. Sono arrivata a 159,9 e poi ho potuto affrontare l’operazione chirurgica. I medici erano stati chiari come me: con il grasso che avevo, tra 10 anni avrei dovuto affrontare delle problematiche molto delicate che avrebbero messo a repentaglio la mia vita. Il dottor De Palma, che mi ha operato, ha scelto la tipologia di operazione migliore per me, quella che non comprometteva la digestione (lo stomaco viene ridotto nelle dimensioni). Con l’operazione ho perso altri 80 chili, ora dovrei arrivare tra i 75 e gli 80″.

Il mese dopo l’operazione è stato molto difficile, ma con alcuni accorgimenti Liliana è riuscita a gestire questa nuova situazione.

La digestione inizia in bocca – afferma -, per questo bisogna masticare con calma. Ho imparato anche a non bere mentre si mangia e non ho mai abbandonato le sedute con la psicologa. In passato sono stata anche un emblema delle modelle plus size e ho fatto perfino le televendite. Ci tengo a dire che io non sono cambiata come persona, però ho capito che non deve avere spazio nella mia vita chi mi giudicava per il fisico prima e lo fa ancora adesso”.

Liliana pensa alle tante ragazze che non trovano il coraggio per iniziare un percorso come quello che ha fatto lei, un’impresa che non è ancora terminata perché il suo è solo un punto di partenza e non di arrivo.

“Ognuno dentro di sé può trovare la motivazione per cambiare il suo stile di vita – evidenzia -. Lo si può fare anche per un solo motivo, come allacciarsi le scarpe o pulire la casa in modo decente. Dobbiamo ascoltare questa voce perché è impossibile non avere un motivo per vivere meglio la nostra vita. Io ho capito che potevo essere più presente nella mia quotidianità e, per assurdo, riuscire a giocare meglio con i bambini dei miei amici o con i miei nipoti”.

“In tutti questi anni non mi sono mai vergognata – conclude -, e poi perché avrei dovuto farlo? Ho anche cercato di aiutare delle persone. Ognuno ha la sua storia e il suo percorso, non dobbiamo fare la gara a chi perde prima più chili, ma la scelta giusta è sempre quella di farsi aiutare. La vita è veramente breve ed io, in quelle condizioni, rischiavo un infarto. Anche il mio rapporto con il cibo è cambiato, perché mi piace trasformare la materia prima con passione e cucinare per i miei amici. L’amore per il cibo ora non è più una cosa morbosa”.

(Foto: per concessione di Liliana Gianni).
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