Danni per il maltempo: Valdobbiadene chiede lo stato di calamità, la “voragine” di Onigo fa il giro del web

Danni al patrimonio pubblico e privato del Comune di Valdobbiadene dopo gli ultimi episodi di maltempo e il sindaco Luciano Fregonese firma la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità.

La decisione del primo cittadino di Valdobbiadene è arrivata dopo l’ultimo sopralluogo di questa mattina nella parte orientale del paese.

Le frazioni di Guia e Santo Stefano, infatti, sono state le più colpite dalle piogge abbondanti degli ultimi giorni con allagamenti di garage e scantinati, vigneti franati insieme a ghiaia e massi caduti in strada.

Grazie all’instancabile lavoro della Protezione civile Ana, dei volontari dell’Avab e degli operai comunali di Valdobbiadene, già ieri mattina le strade erano state liberate dai detriti ma la conta dei danni era appena iniziata.

FOTO DANNI 4

“C’è stata un’importante erosione delle sponde dei torrenti Raboso e Teva – ha sottolineato il sindaco di Valdobbiadene -, perciò abbiamo segnalato al Genio Civile e al Consorzio di Bonifica Piave la necessità urgente di mettere in sicurezza alcuni tratti dei corsi d’acqua”.

Abbiamo anche segnalato alla Provincia di Treviso la presenza di avvallamenti stradali in quattro punti che necessitano una verifica per valutarne la stabilità ed eventuali interventi di consolidamento – conclude il primo cittadino Fregonese – Sto firmando la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità”.

Per quanto riguarda il Comune di Pederobba, invece, la situazione è sotto controllo anche se l’immagine della “voragine” aperta nella zona del monumento di viale Europa, nella frazione di Onigo, ha fatto il giro del web.

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Gli alpini di Onigo hanno transennato l’area mettendo in sicurezza il punto dove si è verificata la voragine – ha spiegato Maria Antonietta Perozzo, consigliere comunale di Pederobba con delega alla Protezione civile – Non ci sono arrivate segnalazioni di altre criticità importanti ma nelle prossime ore faremo il punto della situazione insieme al presidente della Protezione civile locale, Davide Comaron”.

Interessante lo spunto social dell’architetto Danilo Santalucia, appassionato di storia del Comune di Pederobba, che ha confrontato una mappa asburgica dell’800 con la situazione attuale, dopo l’intubamento degli anni passati e le piogge di questi giorni.

“Non sostengo con certezze non provate una condizione di causa-effetto – scrive l’architetto Santalucia – ma una verifica va fatta: la necessità di una verifica seria, in attesa da anni, è fuor di dubbio”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Avab Valdobbiadene – Comune di Pederobba).
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