Cercava sesso a pagamento ma è finito vittima di estorsione da parte di una lucciola che lo ha minacciato: “O mi dai i soldi oppure ti denuncio per violenza sessuale”.
Protagonista un 50enne trevigiano che sarebbe stato ricattato e costretto a pagare da S.C., una 30enne di origine albanese che per questo è finita a processo con l’accusa di estorsione.
I fatti contestati alla donna, risalgono a una notte del febbraio 2016 quando il 50enne a bordo della sua auto ha deciso di appartarsi con una prostituta.
E pensava di averla trovata quando, sulla strada che porta verso il centro di Pederobba, ha visto una giovane in abiti succinti ferma sul bordo della carreggiata.
Si è fermato e ha contrattato la prestazione. La lucciola è quindi salita in auto con lui e i due hanno raggiunto un luogo appartato, ma la donna non si è concessa per quel rapporto pattuito, anzi ha subito fatto scattare il ricatto: “O mi dai subito 100 euro oppure ti denuncio e dico che mi ha violentato”.
L’uomo ha provato a rifiutarsi e a resistere all’estorsione ma alla fine ha ceduto e ha pagato. Subito dopo però, temendo che la donna potesse tornare a chiedergli altro denaro, è andato dai carabinieri e l’ha denunciata.
Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, i carabinieri sono riusciti a identificare, due giorni dopo la 30enne. Che ora dovrà rispondere a processo della pesantissima accusa.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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