Pederobba, primavera anticipata ma non per colpa di Tony Fastro: “risvegliata la natura” con i campanacci

A Pederobba in molti hanno pensato che Tony Fastro, l’uomo che “risveglia la natura” con i campanacci, avesse anticipato il suo famoso rito visto che da un po’ di giorni nell’Alta Marca Trevigiana le temperature sono praticamente primaverili.

Invece Tony, come vuole la tradizione, questa mattina, primo marzo 2021, si è svegliato presto e intorno alle ore 7 è uscito dalla sua abitazione con i campanacci per dar vita al suo personalissimo “concerto” che apre le porte alla fine dell’inverno, forse non solo climatico.

Rispetto all’anno scorso ha dovuto indossare la mascherina, che all’inizio del 2020 rappresentava un presidio per molti sconosciuto mentre ora è diventata un’abitudine che tutti sperano di poter abbandonare quanto prima.

Nessun giro dell’intero paese perché la prudenza, di questi tempi, non è mai abbastanza: per questo Tony ha scelto un breve percorso tra le principali borgate di Pederobba che gli ha permesso di tornare a casa già alle ore 8.

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Come ogni anno, c’è stato qualche pederobbese che lo ha aspettato e anche chi lo ha filmato mentre, con il sorriso nascosto dalla mascherina, ha iniziato a scuotere con vigore i campanacci.

Tony si è reso subito conto che il 2020, un anno difficile e per molti da dimenticare, è passato in un baleno tra dpcm, decreti legge, gel igienizzanti, mascherine, colori per le Regioni e bollettini con i dati sulle terapie intensive, sui ricoveri e sui positivi al Covid che hanno letteralmente stravolto la nostra vita.

Meglio non pensarci troppo altrimenti il morale cade a terra e allora è meglio immaginare due fette di salado e la tristezza passa in un baleno.

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Come confermato dalla moglie Lucia, l’uomo che “risveglia la natura con i campanacci” è sempre stato impegnato anche durante il lockdown, perché la sua famiglia ha la fortuna di non vivere in un appartamento e di poter camminare all’aria aperta nei campi e nella vicina montagna.

Certamente qualche rinuncia Tony ha dovuto sopportarla, quindi niente ritrovi con gli amici alpini e niente festa per la sagra del paese, ma la cosa più importante è non essersi ammalati di Covid e aver affrontato con serenità le restrizioni e le limitazioni imposte per contenere i contagi.

Volendo essere sinceri, qualche litigio con la moglie a casa non lo possiamo negare alla famiglia Fastro ma questo è un segnale di normalità: anche prima della convivenza forzata a causa del lockdown, infatti, Tony era famoso per le sue marachelle alla povera Lucia.

La speranza di tutti è che il suono dei campanacci di Tony, oltre a risvegliare la natura, aiuti la comunità pederobbese a lasciarsi alle spalle un anno complicato, nel quale c’è chi ha sofferto per la perdita di un proprio caro o per la malattia di un congiunto, aprendo le porte ad un periodo di rinascita per tutti.

Qui il video realizzato da Qdpnews.it nel 2019: 


(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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