Pederobba, primi arrivi di profughi dall’Ucraina. Il sindaco: “Volti segnati dalla stanchezza e persone spaesate e tristi. Si è creata una rete di solidarietà”

Sono giunti oggi a Pederobba i primi profughi provenienti dall’Ucraina, 2 bambini piccoli, 4 adolescenti e 2 mamme, scappati dalla guerra nel loro Paese.

Il sindaco Marco Turato ha parlato di volti segnati dalla stanchezza e persone spaesate e tristi perché, in poche ore, hanno dovuto lasciare le loro case per la paura dei bombardamenti russi.

Il gruppo è arrivato con lo stesso pulmino del Comune che, nel viaggio di andata, aveva portato medicinali, prodotti per l’igiene del corpo, vestiti e altri beni di prima necessità raccolti nei giorni scorsi dai pederobbesi per aiutare gli ucraini.

“Siamo andati ad Altivole per fare i tamponi ai profughi – spiega il sindaco – Grazie a una nostra concittadina ucraina, che ha contatti diretti con alcuni parenti che sono stati chiamati a combattere, ci siamo attivati per fornire un aiuto al popolo ucraino. In questi giorni abbiamo raccolto dei beni di prima necessità da mandare lì e, oltre al pulmino, martedì è partito anche un camion e nei prossimi giorni è prevista la partenza di un altro mezzo”.

“Non è la prima volta che Pederobba si distingue per questi episodi di solidarietà – continua – In questi giorni abbiamo raccolto una marea di beni, per ora abbiamo sospeso la raccolta di generi di prima necessità perché dobbiamo dare ordine alle cose. Dire grazie è riduttivo. Per quanto riguarda i profughi, tre persone dormiranno dalla signora ucraina che vive nel nostro Comune mentre gli altri 5 da alcuni connazionali a Bigolino. Questa notte sono arrivati altri ucraini che sono stati ospitati da alcuni parenti”.

“Ci sono previsioni di arrivi importanti di profughi nei prossimi giorni – conclude il primo cittadino di Pederobba – Grazie alla rete di solidarietà che si è creata, ci sono tante famiglie che si sono rese disponibili ad accogliere queste persone, l’Italia si farà trovare pronta davanti a questa nuova emergenza. Stiamo valutando di mettere a disposizione dei profughi anche delle unità abitative presenti nel nostro Comune”.

Dalla frazione di Covolo, come ha sottolineato il sindaco, era partito un mezzo carico di tutti i beni raccolti grazie alla straordinaria generosità dei pederobbesi che, fin dall’inizio, hanno dato il loro prezioso contributo per aiutare il popolo ucraino.

“Grazie alla ditta Virinnova s.r.l. di Pederobba – commentano i volontari -, che ci ha fornito gratuitamente gli scatoloni, è stato possibile suddividere coperte, maglioni e giacconi in ben 54 colli. Ai farmaci che l’amministrazione comunale ha acquistato dalle farmacie locali, se ne sono aggiunti tanti altri da parte dei cittadini. Grazie ad un’interprete, l’autista ucraino ci ha confermato che il carico arriverà a Rivne (una città dell’Ucraina occidentale) perché da quel lato del Paese si riesce a superare la frontiera polacca”.

(Foto: Comune di Pederobba).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati