Il sole della Pace bacia Cima Grappa e ricorda la volontà dei suoi caduti

Il servizio di Qdpnews.it – A cura di Luca Vecellio

Doveva essere una mattinata di pioggia, invece il meteo ha risparmiato dalla pioggia la cerimonia di Cima Grappa, quest’anno particolarmente sentita per la presenza di autorità civili, religiose e militari.

Neanche una goccia di pioggia ha infatti toccato il volto della Madonnina del Grappa, esposta davanti a decine di sindaci sulle gradinate dall’Ossario, ma anche davanti ai gruppi Alpini della zona e dalle altre associazioni d’Arma, con una cornice di paesaggio così terso da vedere quasi fino al mare.

Una cerimonia quest’anno basata su due concetti: da una parte la pace, che in Europa è andata perduta e dall’altra la lotta al cambiamento climatico, un tema mai così attuale in questa zona. Più che di lotta, in questo caso si è parlato di equilibrio, quello che la montagna da sempre impone al suo ospite. A fare da premessa alla cerimonia è stata una lettura del professor Giancarlo Cunial.

Il sindaco Annalisa Rampin ha accolto emozionata molte autorità, primo tra tutti il ministro Luca Ciriani, il patriarca di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa e il generale Domenico Rossi, consigliere e delegato del Ministro della Difesa Crosetto.

“È un piacere avere qui tutte queste autorità, – è intervenuta il sindaco Annalisa Rampin, nonché presidente dell’Ipa – Da riserva di biosfera, il grido che parte dal Grappa è la ricerca della pace tra gli uomini e con l’ambiente. Il massiccio non può che essere un laboratorio, non può essere che un luogo dove si concretizza la salvaguardia della biodiversità, dove ciascuno assume la propria responsabilità singolarmente, come aziende, come istituzioni, per difendere quello che la natura ci ha donato e che abbiamo il dovere di preservare, per poi lasciarlo ai nostri figli”. 

Per la Regione del Veneto è presente l’assessore Manuela Lanzarin, mentre per le Province di Treviso, Belluno e Vicenza hanno presenziato i rispettivi presidenti. Ospiti più volte ringraziati dai relatori sono stati gli austriaci, che hanno voluto condividere, con la presenza di una delegazione vestita tradizionalmente, il ricordo ai caduti, in segno di amicizia tra i popoli.

“Mi sono innamorato del Monte Grappa, è un luogo mistico e sacro, che offre emozioni incredibili” ha commentato il generale Rossi, ricordando quanto citato da Ettore Viola, generale pluridecorato che riposa proprio a Cima Tomba assieme alla moglie: “Che l’ultimo combattente prima di chiudere gli occhi possa vedere il sole della pace italiana, europea e universale”. Proprio sulla tomba del generale è stata posta una corona, alla presenza delle massime autorità e della famiglia.

Sua eminenza il Patriarca ha invitato i presenti a riflettere sui temi dell’identità nazionale e ha celebrato la messa, invitando i presenti a raggiungere Gerusalemme almeno una volta nella vita, portando con sé una pietra del Monte Grappa.

“Questo sacrario racconta la storia di tutti noi e quest’appuntamento si ripropone come un’occasione preziosa per riflettere sui temi dell’identità nazionale, della pace, della convivenza ma direi anche e soprattutto della riconciliazione tra i popoli, sul mantenimento di alcuni valori etici” ha spiegato il Ministro Ciriani.

“Siamo coinvolti emotivamente e mossi tutti assieme in questa cerimonia – ha continuato – Sia per commemorare i caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale di ogni fronte, ma anche per riflettere sul nostro presente. Sono stato particolarmente colpito dalla storia della Madonnina del Grappa, spettatrice di sacrifici ed eroismi, con questo sorriso materno rivolto verso i suoi soldati”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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