La Provincia di Treviso ha previsto di stanziare 1 milione di euro per un’opera strategica attesa da tempo: la messa in sicurezza e il consolidamento della S.P. 141 “Dorsale del Grappa”.
L’obiettivo è quello di rimettere a nuovo e rendere sicura e praticabile la strada principale di attraversamento del Monte Grappa, del quale la Provincia di Treviso detiene la maggior percentuale di territorio nei propri confini. Un investimento programmato da tempo, che rende ancor più valido l’inserimento del Grappa nella Biosfera Unesco.
La S.P. 141 “dorsale del Grappa” è una strada costruita più di un secolo fa che risente delle intemperie, delle escursioni termiche, del gelo e disgelo che caratterizzano la zona e la rendono impraticabile per buona parte dell’inverno a causa di neve, ghiaccio, frane e valanghe, senza dimenticare la pericolosità di alcune gallerie del tracciato. Ogni primavera la strada è oggetto di una grande azione di pulitura e manutenzione.
Con lo stanziamento previsto di 1 milione di euro che arriverà dall’avanzo di bilancio, la Provincia intende anticipare alcuni lavori in autunno, in particolare il disgaggio, la manutenzione e i rafforzamenti corticali per poter così aprire la strada al consolidamento delle volte delle gallerie.
Questi lavori anticipano e rendono possibile il contenimento delle tempistiche di chiusura delle gallerie che vengono operate affinchè possano essere nuovamente aperte con un maggior grado di sicurezza a turisti, malgari e amanti del bellissimo paesaggio montano del massiccio del Grappa
“Come annunciato, la Provincia stanzierà 1 milione di euro per la messa in sicurezza della dorsale del Grappa. È un investimento che abbiamo deciso da tempo e che da ancora più valore al recente inserimento nella biosfera dell’Unesco – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – abbiamo voluto anche anticipare alcuni lavori all’autunno in modo da poter riaprire la strada, sicura e consolidata, in tempo per la stagione estiva”.
“Un supporto sia ai turisti che vorranno godersi le bellezze storiche e paesaggistiche dell’area, sia ai malgari che hanno sofferto la situazione del Coronavirus e devono poter tornare a offrire il meglio della produzione locale ai visitatori e alle aziende” conclude Marcon.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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