Diverse coltellate, quasi una decina, tutte inferte con molta violenza tanto che una di queste, quella mortale, gli ha perforato un polmone. È morto così Bledar Dedja, il 39enne che è stato trovato privo di vita ieri mattina, domenica, in una zona boschiva a Paderno del Grappa.
L’auto, una Mercedes classe B, parcheggiata in una laterale sterrata di via Colli. Il suo corpo riverso a terra in una pozza di sangue a quasi un centinaio di metri nel mezzo di un piccolo sentiero che si snoda tra la vegetazione.
A ritrovare il corpo è stato un amico con il quale il 39enne aveva appuntamento in piena notte per andare a pescare.
Diversi ancora i punti che gli investigatori dovranno chiarire. Oltre a non essere chiaro il movente dell’omicidio, bisognerà chiarire perché l’uomo abbia percorso a piedi quel tratto di bosco, magari sotto minaccia o per incontrare il suo assassino. Utile per le indagini sarà capire anche se i due siano arrivati a bordo della Mercedes o se si fossero dati appuntamento in quella zona.
Quello che per ora è certo è che l’uomo, tuttofare in una pizzeria della zona, dopo aver terminato il proprio turno di lavoro non ha fatto rientro a casa. Pare che l’ultima a sentirlo in vita attorno alle 16.30 sia stata la cognata, con la quale Dedja sarebbe stato al telefono per qualche minuto.
Dopo una notte di apprensione, ieri mattina la moglie si è recata alla stazione dei Carabinieri di Asolo per denunciarne la scomparsa.
Anche se lungo via Colli non sono presenti telecamere di sorveglianza, gli investigatori stanno visionando le immagini dei centri vicini alla ricerca di indizi utili. Indizi che potrebbero arrivare anche dalle analisi sulla Mercedes dell’uomo, che è stata sequestrata.
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