Allegria, tanta fede e tenacia: a dire della signora Elisa Parussolo, 100 anni ieri, 4 aprile, sono queste le virtù che le hanno permesso di cogliere le gioie ma anche affrontare a testa alta le avversità di una vita lunga e piena.
Ieri pomeriggio alla Casa per anziani di Pieve di Soligo a festeggiare con lei l’invidiabile traguardo c’erano i figli, una schiera di nipoti e pronipoti, ma anche l’assessore Roberto Gallon che le ha portato gli omaggi dell’amministrazione comunale.
Di fronte ad un’enorme torta alla crema – abbastanza grande per sfamare una discendenza tanto numerosa – la signora Elisa ha ripercorso le tappe della sua vita fra aneddoti, risate e racconti sciorinati come solo una donna d’altri tempi sa fare.
Nata a Solighetto, terza di cinque fratelli, iniziò a lavorare in giovane età prima come operaria alla fabbrica di Baseggio a Barbisano e poi come donna di servizio per conto di una famiglia di Collalbrigo. Allora, racconta, era solita nascondere un pezzo di pane sotto il cuscino per poi mangiarselo a fine giornata.
Nel ’46 avviene l’incontro con il grande amore della sua vita, Silvestro, reduce di guerra ed ex prigioniero in un Lager nazista. Dopo il matrimonio la coppia si trasferì a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Per sbarcare il lunario il marito lavorava come mezzadro mentre Elisa faceva la mondina nelle piantagioni di riso.
Dopo qualche anno, nel 1952, venne alla luce la loro prima figlia, Annamaria e quattro anni più tardi il secondogenito Adriano. La voglia di tornare in Veneto e costruire una casa nella città natia si fa via via sempre più forte, ma prima bisogna mettere da parte un po’ di risparmi. Ecco che Elisa e Silvestro decidono di lasciare i bimbiai nonni per trasferirsi in Svizzera.
Passano dieci lunghi anni di duro lavoro e lontananza prima di tornare finalmente a casa e coronare il sogno di una vita. Tutto va per il meglio, la famiglia si riunisce a Pieve di Soligo, i figli crescono e in seguito arrivano i nipoti massimo Francesca e Monica che a loro volta generano sette bellissimi pronipoti.
Nel 2017 a 93 anni Elisa entra in casa di riposo dove continua ad affrontare le sue giornate con proverbiale allegria e inossidabile ottimismo.
(Foto: Comune di Pieve di Soligo).
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