Abbattimento delle barriere architettoniche: un diritto di tutti

Abbattimento delle barriere architettoniche: un diritto di tutti

Essere diventata madre mi ha fatto prestare attenzione alle così dette “barriere architettoniche”, ovvero a tutti quegli ostacoli che si frappongono fra chi deve utilizzare una carrozzina per gli spostamenti e spesso si trova nell’impossibilità di raggiungere alcuni luoghi a causa di questi ostacoli. Per fortuna un bambino cresce, ma ci sono molte persone che convivono con questo problema giornalmente ed è probabile che nella vita ognuno di noi anche per un breve periodo possa trovarsi nella condizione di dover fare i conti con questa problematica.

Non è quindi un tema che tocca solo chi ha una disabilità grave, ma può riguardare anche gli anziani o chi si sia rotto una gamba e così via. A questo proposito il governo ha concesso la possibilità di avere un’agevolazione fiscale per tutti quegli interventi che siano atti all’eliminazione delle barriere architettoniche e così nella legge di bilancio 2022 ( Legge n 234/2021) poi estesa al 31 dicembre 2025 dalla legge di bilancio 2023 ( L. n 197/2022), il governo ha previsto l’applicazione di una quota del 75% da detrarre sull’Irpef e recuperare in cinque anni.

A coadiuvare questa detrazione vi è poi quella del 50% recuperabile in dieci anni per le ristrutturazioni edilizie prevista fino al 31 dicembre 2024 che poi verrà riportata al 36% a partire dal 2025, come era in origine. Si deve considerare infatti che per accedere alla detrazione del 75% è necessario eliminare tutte le barriere architettoniche esistenti nell’edificio in modo da poter consentire al disabile di accedere comodamente ai luoghi. Per esempio: se in un condominio si volesse realizzare un ascensore, sarebbe necessario prevedere anche una rampa che elimini eventuali gradini che impediscano di arrivare all’ascensore stesso; così come potrebbe essere necessario effettuare l’allargamento di una porta o altre opere edili strettamente connesse al raggiungimento del risultato. Più precisamente, per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili, i contribuenti possono usufruire di una detrazione Irpef pari al 50% da calcolare su un importo massimo di 96.000,00 euro per unità abitativa, se la spesa è sostenuta fino al 31 12 2024; del 36% da calcolare su in importo massimo di 48.000,00 euro per le spese effettuate dal primo gennaio 2025. Ebbene, l’agenzia delle entrate prevede una detrazione del 75% per gli interventi atti all’eliminazione delle barriere architettoniche, ad esempio per l’installazione o sostituzione di ascensori e montacarichi e per la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari.

Attenzione però, tutti questi strumenti devono rispondere ai requisiti tecnici previsti dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Qualora si voglia intraprendere questo percorso è necessario quindi afffidarsi agli esperti! Il Vostro primo interlocutore sarà l’amministratore di condominio al quale verrà demandato di mettere all’ordine del giorno la proposta. Le maggioranze per l’approvazione della spesa sono sia in prima, che seconda convocazione corrispondenti a un terzo del valore millesimale dell’edificio e la maggioranza dei partecipanti all’assemblea e pertanto, facendo il solito esempio: se in assemblea ci sono 10 condòmini, 6 devono approvare la spesa e rappresentare con il loro voto almeno 333.33 millesimi. La stessa maggioranza ci vuole anche per optare per lo sconto in fattura e cioè la possibilità di cedere il credito all’impresa a fronte di uno sconto iniziale sulla fattura di pari importo alla detrazione o in alternativa semplicemente cedere il credito a terzi. Il legislatore che ha tolto questa possibilità per tutti gli altri bonus fiscali, ha deciso di mantenerlo per questo proprio per favorirne l’applicazione. Susseguentemente dovrà essere nominato un tecnico per la progettazione e tutti gli adempimenti burocratici del caso, da non tralasciare in caso di verifica ad opera dell’agenzia delle entrate. Infine verranno raccolti i preventivi e si passerà nuovamente in assemblea per l’approvazione.

Sarà bene tenere a mente nelle valutazioni de caso che è previsto un limite all’importo detraibile: 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. Dulcis in fundo non dimentichiamo che è prevista un’ aliquota Iva agevolata al 4 % per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o aventi ad oggetto la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento o alla eliminazione delle barriere architettoniche.

Insomma chè dire, sicuramente è questo il principe dei bonus per la stagione annuale 2024 -2025 da non farsi scappare in attesa delle nuove pazze leggi di bilancio che ci attendono in futuro!

(Autore e foto: Dott.ssa Serena Corazza – Follina Servizi).
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