Al microfono con Carlo Naibo, nuova generazione a capo di Bubola&Naibo, ora punta sull’interior design: “Non solo cornici, la nostra missione è arredare le pareti”

Quella di Bubola&Naibo è una storia di pionierismo industriale che inizia negli anni Settanta a Pieve di Soligo. In un periodo di grande fermento per il settore del mobile e del legno, due coppie di amici – Mario Vidor, Anna Bubola, Erminio e Gina Naibo – aprono un laboratorio specializzato nella produzione di cornici che in appena tre anni si trasforma in un’azienda di successo. Nel 1982 viene fondata anche Ennevi, struttura dedicata interamente alla progettazione e produzione di aste per cornici. 

L’inflazione galoppante, la pandemia, il rincaro delle materie prime non hanno scoraggiato la crescita: Bubola&Naibo ha chiuso il 2021 con 3,5 milioni di pezzi venduti in 45 paesi – per un totale di 2100 km di aste – e 11 milioni di euro di fatturato. La tradizione delle aziende pievigine ora prosegue con la nuova generazione al timone, oggi rappresentata dal figlio di Gina ed Erminio, Carlo Naibo, che dal 2022 è amministratore unico di Bubola&Naibo e Ennevi. 

“Mio padre mi ha avvicinato all’azienda fin da quando ero adolescente, pur lasciandomi libera scelta sul mio futuro – commenta Carlo Naibo -. Tre giorni dopo la laurea ero già in ufficio. Il cambio generazionale? È avvenuto naturalmente, e nel rispetto dei soci, con la sola intenzione comune di tutelare i dipendenti e la storicità dell’azienda”. 

E come i soci fondatori ebbero l’intuizione di uscire dalla logica della “bottega artigiana del corniciaio” avviando la produzione su larga scala, oggi Carlo Naibo guarda al futuro mantenendo il core business delle aste in legno e le cornici finite, consolidando il marchio Bubola&Naibo nel settore dell’interior design. Non solo cornici dunque, il nuovo corso rappresentato dal programma “Walldecor” ha aperto la produzione a una gamma di specchiere, tele dipinte a mano, poster e soggetti grafici che offrono soluzioni decorative e artistiche per arredare le pareti di qualsiasi spazio voglia essere reso più vivibile e accogliente. 

La nostra missione è rendere il luogo in cui viviamo più bello grazie a interventi sulle pareti a costi accessibili – prosegue -. Il corniciaio di ieri era un artigiano, quello del futuro mantiene la propria anima artigianale diventando più in generale un arredatore delle pareti”. 

La nuova strategia e l’impegno, nonostante le difficoltà recenti, nel “consegnare la merce puntuale e di qualità” sta dando i suoi frutti. Nel primo semestre del 2022 Bubola&Naibo ha registrato un incremento di fatturato del +9% trainato dalla forte crescita dell’export, in particolare nel mercato statunitense

“Gli ultimi due anni e mezzo sono stati tosti – sottolinea Carlo Naibo -. Ma le difficoltà e il rischio fanno parte del gioco, devi metterle in conto dal momento in cui entri in partita”.

Tutto sommato però, guardandosi indietro, anche nel periodo più buio della pandemia, sono emersi alcuni aspetti positivi. “Abbiamo ricoperto una grande collaborazione fra i dipendenti, anche a distanza. Fortunatamente in quel periodo il mercato tedesco e del centro Europa, che ha subito meno di noi l’impatto del Covid, ci ha permesso di continuare a lavorare. C’era chi veniva anche solo per poche ore e poi tornava a casa. I costi di produzione erano altissimi, ma noi siamo andati avanti mettendo in primo piano la qualità e la puntualità di consegna. Alla fine siamo stati premiati, da giugno a dicembre 2020 abbiamo aumentato il fatturato del 22%“.  

Ma come mantenere l’umore alto di fronte a scenari futuri preoccupanti? “Come nel corso della pandemia, da imprenditore hai il dovere di tenere alto il tono emozionale per poi trasmetterlo anche ai collaboratori. Di recente ho preso l’abitudine di prendermi un paio di giorni al mese da dedicare alla formazione. È un modo per staccare dalla routine quotidiana e focalizzarsi sulle cose importanti ma non urgenti, a scapito di quelle importanti e urgenti che ci assorbono nella quotidianità”.  

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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