Inizia la sfida del Drive-in al birrificio Galivm di Solighetto che ha voluto introdurre questa novità per rispondere con originalità alle restrizioni imposte dal Covid-19.
Un servizio che ha già incontrato il gradimento dei clienti più affezionati ma anche di tanti curiosi che hanno voluto sperimentare questa modalità per portarsi a casa una cena da gustare in sicurezza senza pensare troppo al rischio contagi.
È Luca Calenda, titolare del famoso locale di Solighetto, a presentare con grande entusiasmo questa novità per tutti i pievigini ma anche per i clienti di altri Comuni che, passando per Solighetto nelle ore serali, avranno voglia di provare questo Drive-in salsa trevigiana.
Il Drive-in del Galivm funzionerà dal martedì alla domenica, nella fascia oraria 18-22, e permetterà a tutti i fan del galletto alla brace o di quello croccante, passando per la pizza, le focacce, i panini, i fritti al volo e le ottime birre artigianali a chilometro zero, di ricostruire nella propria abitazione l’atmosfera di una cena nel loro locale preferito.
I clienti entreranno nel cortile esterno del birrificio con la loro automobile e, seguendo delle semplici indicazioni, potranno proseguire fino ad un punto preciso dal quale il personale del birrificio prenderà le ordinazioni.
Dal menù illuminato, ben visibile da tutte le persone che si trovano sedute in auto, si potranno scegliere i diversi piatti, che verranno preparati e consegnati direttamente in macchina senza che nessuno sia costretto a scendere dal proprio veicolo, neanche per il pagamento.
Un’idea originale che valorizza gli ampi spazi di cui dispone il Galivm e che il titolare del birrificio si augura possa stimolare le persone a non rinunciare al piacere di una cena con i prodotti che solitamente mangiavano nelle loro serate con gli amici o la famiglia fuori da casa.
Il servizio è partito lo scorso fine settimana e il titolare del birrificio non esclude che il Drive-in possa continuare anche quando l’incubo del Covid sarà soltanto un lontano ricordo.
Questa iniziativa è una prova tangibile del fatto che gli imprenditori trevigiani sono capaci di escogitare delle soluzioni in grado di limitare gli effetti devastanti di una pandemia che sta mietendo vittime negli ospedali ma anche tra chi fa impresa.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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