Anche Pieve di Soligo introduce l’imposta di soggiorno: servirà per promuovere il turismo locale

Anche Pieve di Soligo entra a far parte della lista dei Comuni con la tassa di soggiorno. La decisione, inizialmente prevista nell’ordine del giorno della scorsa seduta del 29 dicembre poi rinviata a causa dell’abbandono dell’aula da parte delle opposizioni, è stata presa all’unanimità durante il consiglio comunale di ieri, giovedì 18 gennaio. Una scelta già presa dai vicini Comuni di Conegliano, Farra di Soligo, Cison di Valmarino, Follina, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Tarzo, Valdobbiadene e Vittorio Veneto.

Ma a cosa servirà il ricavato di questa nuova imposta? Il 25 per cento degli introiti annuali serviranno per il funzionamento dell’Ogd (Organizzazione di gestione della destinazione) “Città d’arte e ville venete del territorio trevigiano” mentre la parte rimanente, decisamente più sostanziosa, verrà investita in opere ed iniziative per promuovere e incentivare il turismo locale.

Se manca una uniformità nella diffusione della tariffa, tanto che l’assessore regionale Federico Caner l’ha definita “a macchia di leopardo”, per il momento risulta invece una certa omogeneità nell’importo della tariffa. A Pieve di Soligo, come nel resto dei Comuni che hanno aderito all’Ogd, per quanto riguarda gli hotel e la loro classificazione a stelle la cifra a notte per persona varia da 1 euro e 20 centesimi per gli hotel con una stella fino ai due euro per quelli a cinque stelle.

(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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