Casanova, la storia di uno dei personaggi più poliedrici ed eclettici del ‘700. A “Incontri d’autore” l’autore Marzo Magno 

Alessandro Marzo Magno

Un libro che mette in luce l’aspetto poliedrico della figura dell’avventuriero Giacomo Girolamo Casanova, il rubacuori del ‘700 illuminista e che ci da uno spaccato dell’epoca sotto diversi aspetti: l’autore Alessandro Marzo Magno ha presentato ieri martedì all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo, durante la rassegna culturale organizzata dal Comune “Incontri d’autore”, il suo romanzo “Casanova”. 

Intervista ad Alessandro Marzo Magno – video di Luca Vecellio

L’incontro di ieri è stato introdotto dall’assessore alla Cultura, Luisa Cigagna la quale ha ringraziato i molteplici spettatori ed ha speso parole di stima all’autore Marzo Magno e al suo libro. La serata è entrata poi nel vivo con il dialogo tra Alessandro Marzo Magno Ilenia Marin sul suo ultimo libro “Casanova”, intervallato da alcune letture del romanzo. 

Chi era Giacomo Casanova? Nato il 2 aprile 1725 a Venezia in una famiglia non nobile, era un avventuriero intraprendente, un letterato generoso, un diplomatico accorto, un baro temibile, un viaggiatore instancabile e un grande amante delle donne.

A quasi 300 anni dalla nascita di Casanova, la sua vita senza freni è stata raccontata in un libro: “Casanova“. Protagonista indiscusso del Settecento europeo, nei 73 anni della sua vita visita per 213 volte un centinaio di città e cittadine, da Madrid a Pietroburgo, da Londra a Costantinopoli. Incontra ben dodici sovrani regnanti e cita nel suo libro “Histoire de ma vieduemila” 200 tra attori, attrici e musicisti. Finisce nelle celle di cinque diverse carceri ed evade rocambolescamente da una, quella dei piombi a Venezia. Gioca d’azzardo (spesso barando) e ama il buon cibo: nelle sue pagine nomina 22 giochi e 120 diversi piatti.

Nel libro si racconta di teatro, spionaggio, massoneria e magia. Si ricostruiscono gli incontri con i personaggi più famosi dell’epoca: da Voltaire a Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart. Non dimenticando le donne.

“I libertini e avventurieri all’epoca erano tanti, Casanova però è stato l’unico a scriverne un libro tramandando la memoria – ha spiegato Marzo Magno -. È stato uno scrittore di numerose epoche, una spia, un finto mago, un giocatore d’azzardo e baro: un uomo del suo tempo, eclettico e dalle mille sfaccettature. Nato a Venezia, ci teneva ad essere definito ‘veneziano’ anche se non ha vissuto tantissimo lì, girava tutta Europa, non si fermava mai. 

Il gioco – continua – è uno degli argomenti che Casanova tratta e Venezia era una delle capitali del gioco d’azzardo. I ‘casini’ erano, in senso letterale, delle case piccole e i nobili, che se lo potevano permettere, d’inverno stavano all’interno di questi piccoli appartamenti che si scaldavano velocemente. In questi ‘casini’ si passava il tempo con conversazioni, musica, gioco d’azzardo (da qui deriva la parola ‘Casinò’) e rapporti sessuali (dal quale viene ‘Casino’ inteso come ‘Bordello’).  

Sono 116 le donne dal ‘buono odore’ (di selvaggina) che ha avuto e una vita sessuale attiva di 42 anni: Casanova racconta che aveva quasi 3 donne l’anno, un elemento questo che non rievoca la figura del ‘Casanova’ come lo intendiamo noi. 

Con le donne con cui ha avuto rapporti – spiega Marzo Magno – a differenze di come si potrebbe pensare, aveva un buon rapporto, moltissime di loro corrisponderanno con lui anche dopo la fine delle loro relazioni. Relazioni brevi ma positive, mai tossiche. Casanova parla sempre di ‘amore’, dice di essere innamorato e che le donne sono innamorate di lui ma bisogna parimetrarlo al ‘700, l’amore come lo intendevano loro non è come il nostro, noi siamo figli del Romanticismo, un rapporto unico per la vita. Nel ‘700 invece l’amore era gioco, allegria e intrattenimento, un sentimento diverso dal nostro”.  

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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