Tre sacerdoti originari di Pieve di Soligo, tre giubilei presbiterali celebrati nella stessa giornata: ieri, domenica 31 luglio, la comunità cristiana della parrocchia di Santa Maria Assunta ha tributato stima, affetto e riconoscenza alla messa delle 10 per il cardinale Beniamino Stella, nel 35esimo anniversario dell’ordinazione episcopale, don Giuseppe Da Dalto, nel 60esimo di sacerdozio, e padre Giuseppe Lucchetta, nel 50esimo della sua ordinazione.
Alla solenne concelebrazione eucaristica in Duomo non è potuto essere presente il cardinale Stella, trattenuto all’ultimo momento a Roma da inderogabili impegni. All’inizio della messa, l’arciprete monsignor Giuseppe Nadal ha portato il saluto dello stesso porporato.
“Ragioni di forza maggiore mi hanno impedito di essere presente oggi – ha spiegato – Con la piccola squadra di sacerdoti amici che celebrano oggi importanti anniversari di ministero sacerdotale, desidero dire grazie al Signore per i traguardi raggiunti. Tutti noi abbiamo pregato su questi banchi della nostra chiesa da ragazzi e ci siamo poi tenuti stretti e sostenuti, mano nella mano, durante tutta la vita in tante vicissitudini e impegni, spesso onerosi, ma sempre con la fiducia in cuore di fare del bene e di servire la Chiesa, che i nostri genitori ci hanno insegnato ad amare come la nostra seconda famiglia”.
Nel suo messaggio, il cardinale pievigino ha poi ricordato il suo recente incontro a Bacau, in Romania, con don Sergio Dall’Antonia, prete salesiano nativo proprio di Pieve di Soligo, e ha pure espresso l’auspicio che ci siano nuove vocazioni di giovani chiamati al servizio alla Chiesa.
“Prego con voi perché, nonostante la fatica del lungo viaggio, sul nostro volto si possa sempre leggere il sorriso che canta la gratitudine al Signore per il dono ricevuto – ha concluso Stella – e la gioia discreta di aver dato consolazione e speranza a tanti che abbiamo avvicinato lungo le strade della nostra vita. Grazie!”.
Ha presieduto la messa don Giuseppe Da Dalto: classe 1937, è stato ordinato a Pieve di Soligo nel 1962 e in passato è stato in aiuto all’Istituto “Cesana-Malanotti” e Hospice “Casa Antica Fonte” di Vittorio Veneto e assistente religioso dell’Ospedale civile di Vittorio Veneto; attualmente è collaboratore parrocchiale a San Giacomo di Veglia.
Con lui, padre Giuseppe Lucchetta, dei Padri Bianchi: nato nel 1941, è stato ordinato a Pieve di Soligo nel 1972, e per molti anni ha operato come missionario in Rwanda e nei gruppi di preghiera.
Al termine del rito, a cui ha partecipato una folta rappresentanza di familiari dei due sacerdoti, l’arciprete ha introdotto la breve cerimonia per la consegna dei doni ai festeggiati: a nome del consiglio pastorale, AnnaLisa Milan, e per conto per il consiglio degli affari economici, Pasquale Cacciatore, hanno donato a ciascuno una copia con dedica di un prezioso volume dedicato alla storia di Pieve di Soligo, gesto molto apprezzato al quale è seguito il ringraziamento da parte di don Da Dalto, di padre Lucchetta e di padre Gaetano Cazzola, superiore dei Padri Bianchi del Settore d’Italia.
Un caloroso applauso ha salutato il sagrestano Arrigo Lorenzon (con camicia bianca in foto), visibilmente emozionato e accompagnato dalla sua consueta discrezione, da ben 55 anni al servizio della comunità cristiana di Pieve di Soligo. A lui è stata donata una icona recante una dedica scritta dal vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo, letta dal sindaco Stefano Soldan: il presule vittoriese ha elogiato il prezioso lavoro nella cura del Duomo svolto da Lorenzon, per molti anni affiancato dalla cara moglie Rosina Barisan, deceduta a maggio 2019.
Un simpatico “evviva” nella palestra dell’Oratorio Beato Toniolo – Patronato Careni ha suggellato infine il felice evento parrocchiale.
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