Comuni penalizzati sui fondi del Pnrr, Soldan (Pieve di Soligo): “È ingiusto, il debito pubblico lo paghiamo tutti”. Risoluzione del consigliere Dorigo

Nell’ultimo consiglio comunale di Pieve di Soligo il consigliere di minoranza Valentina Dorigo ha portato all’attenzione dei colleghi consiglieri una risoluzione dal titolo “Pnrr: il Governo non penalizzi i Comuni virtuosi”, che ha trovato il sindaco Stefano Soldan e quasi tutti i consiglieri comunali perfettamente d’accordo.

“A fronte di un debito pubblico ereditato che pesa sulle teste di ogni singolo cittadino, si stanno creando dei bandi che presentano degli squilibri rispetto alla popolazione – commenta il primo cittadino di Pieve di Soligo – Ritengo inammissibile che i Comuni da uno a 5 mila abitanti possano avere accesso a tantissimi bandi, come le grandi aggregazioni sopra i 15 mila abitanti, mentre quelli da 5.001 fino a 14.999, chiamiamoli ‘meno fortunati’ per non dire altro, hanno uno spazio estremamente ridotto”.

“Qualora questi ultimi Comuni partecipino a dei bandi devono mettersi insieme ad altri Comuni per superare i 15 mila abitanti – continua – È un criterio ingiusto perché il debito pubblico, che abbiamo contratto nei confronti dell’Europa e di tutti gli Stati, conta in base alle teste e non in base alla dimensione dei singoli Comuni. Il debito pubblico lo paghiamo tutti e quindi è giusto che questi soldi arrivino a tutti in maniera proporzionale, e non in base a dei criteri che qualcuno ha deciso a Roma e che sono distanti dalle dinamiche e dalle problematiche locali senza che venga fatta una valutazione di merito”.

Per il sindaco Soldan si dovrebbero valutare le singole progettualità e circostanze: “Sono già previsti dei finanziamenti straordinari per il Sud e al Nord dovremmo eventualmente dividere quello che resta con progettualità che, rispetto ai parametri che ci sono al momento, fanno vincere sempre i Comuni del Meridione. Io ritengo che se il debito pubblico lo paghiamo tutti, e se esiste un’unica Costituzione italiana, forse, in un tempo estremamente rapido, vanno fatte delle valutazioni”.

Il consigliere Dorigo ha letto un’analisi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che è stato predisposto per rilanciare l’economia dopo la pandemia.

“Rientra nel contesto del programma Next Generation EU – sottolinea – dotato di un fondo da 750 miliardi di euro (noto come Recovery Fund), di cui oltre 200 miliardi riservati al nostro Paese, tra sovvenzioni a fondo perduto e prestiti. Il Pnrr si struttura in quattro aree (Obiettivi generali, Riforme e Missioni, Attuazione e monitoraggio, Valutazione dell’impatto macroeconomico), con tre priorità trasversali (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale)”.

Lo stesso si sviluppa lungo 16 componenti, raggruppate in sei missioni: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura, Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile, Istruzione e Ricerca, Inclusione e Coesione, Salute.

“Una parte dei fondi per l’Italia è destinata a progetti di rigenerazione urbana, strategici per permettere ai Comuni di continuare nel percorso virtuoso di Smart city – continua -, e prevede l’implementazione di iniziative sostenibili per garantire un percorso di miglioramento urbano, nel rispetto anche dei dettami europei legati al Green Deal. Anci Veneto ha messo in luce come l’applicazione di alcuni criteri per l’assegnazione dei fondi per la riqualificazione urbana penalizzi in maniera pesante i Comuni del Nord rispetto a quelli del Sud”.

Dorigo ha aggiunto che l’applicazione di alcuni fattori come l’indice di vulnerabilità, senza altri indicatori correttivi e/o integrativi, determinerebbe una ripartizione degli stanziamenti ingiustamente a favore del Meridione, escludendo così quei Comuni, anche del Veneto, che hanno già presentato progetti di rigenerazione urbana ritenuti ammissibili.

“Si esprime preoccupazione per una impostazione che, non considerando realmente le complessità e fragilità di tutto il territorio nazionale, esclude di fatto la quasi totalità dei Comuni del Veneto dal riparto delle risorse per la rigenerazione urbana – conclude – Si esorta quindi il Governo a ridefinire il riparto delle risorse per la rigenerazione urbana con criteri adeguati a garantire un’equa distribuzione tra i Comuni italiani, che tenga conto delle fragilità demografiche, sociali e geografiche presenti in tutto il territorio nazionale”.

La risoluzione, approvata dal consiglio comunale con un’unica astensione, quella del consigliere Salvatore Cauchi, è stata inviata al presidente del Consiglio dei Ministri, al presidente della Regione del Veneto e ad Anci Veneto.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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