Il Duomo di Pieve di Soligo non è riuscito a contenere tutte le persone che sono arrivate nel pomeriggio di oggi giovedì a dare l’ultimo saluto a Daniela Bortoletto in Bertazzon, giudice di gara mancata per malattia lunedì scorso. La scomparsa ha gettato nel dolore fin da subito la comunità pievigina e il mondo del ciclismo, stretti nell’affetto al marito Albino, capogruppo degli Alpini, e a tutta la sua famiglia.
La cerimonia, vissuta tutta nel segno della partecipazione sobria e commossa, è stata presieduta da don Alberto Botteon, cappellano del Gruppo Alpini – già vicario parrocchiale a Pieve di Soligo e oggi arciprete a Caneva -, e concelebrata dall’arciprete monsignor Giuseppe Nadal e dal vicario parrocchiale don Luca Soldan.
“Cara Daniela, nelle circostanze fortuite in cui ci vedevamo, alle feste degli Alpini e a qualche altro incontro, non avevo mai pensato che avrei celebrato le tue esequie – ha esordito nell’omelia don Botteon –. Questa morte ci sorprende e ci addolora, ci ha lasciato un profondo senso di smarrimento e impotenza, e ci invita a prendere sul serio la precarietà della nostra condizione di esseri umani: ci sentiamo sconfitti, impotenti, fragili ed esposti”.
“Quando penso a te, penso alla tua giovane vita di splendida donna, sposa e madre – ha proseguito -, con l’amore che hai saputo distribuire alla tua famiglia e con la generosa disponibilità che hai dimostrato con tutti. Anche nel momento della prova non hai perso la tua solarità e la grande voglia di vivere”.
Il celebrante ha poi voluto esprimere un messaggio cristiano riprendendo la lettura del giorno, Solennità dei santi Pietro e Paolo: “La Parola di Dio va oltre le nostre parole – ha detto -: San Paolo ha definito la sua vita come una battaglia, una corsa: e tu, giudice di gara, con la stessa passione di Albino, sapevi bene che la vita è una corsa ad ostacoli, segnata anche da momenti difficili”.
Hanno preso parte alla messa il sindaco Stefano Soldan con vari componenti della giunta e del consiglio comunale di Pieve di Soligo, il consigliere regionale Alberto Villanova, insieme a vari rappresentanti dell’associazionismo.
Anche il mondo del ciclismo ha reso omaggio a Bortoletto, molto stimata nell’ambiente sportivo: erano in divisa con maglietta bianca molti giudici di gara della Federazione Ciclistica Italiana. Tra loro, quattro colleghe di Daniela hanno formato il picchetto d’onore intorno alla bara per tutta la durata delle esequie. Presenti anche alcuni atleti della società locale Sprint Vidor La Vallata, in divisa di gara.
A messa conclusa, ha letto un accorato saluto Giuseppe Canazza, segretario della Commissione regionale giudici di gara del Veneto: “In questi giorni abbiamo letto molteplici dimostrazioni di stima e affetto da parte di esponenti del mondo del ciclismo da tutta Italia. Questi messaggi sottolineano il tuo spirito di collaborazione, la tua gentilezza, disponibilità, professionalità e capacità di risolvere i problemi sempre con il sorriso”.
“Quella dei giudici di gara è sempre stata la tua seconda famiglia – ha detto -: famiglia che, insieme ad Albino, hai aiutato a far progredire e migliorare. In quarant’anni di attività hai contribuito alla crescita di intere generazioni di giudici di gara. Molti di noi lo sono per merito tuo. Sarai sempre la ‘zia’ di tutti, e ti promettiamo che non ti dimenticheremo mai”.
Il Gruppo Alpini di Pieve di Soligo ha letto un messaggio per esprimere la vicinanza al proprio capogruppo: “Vogliamo ringraziarti, Daniela, perché tanto hai dato collaborando con tuo marito Albino per il bene del nostro gruppo. Sei sempre stata una donna allegra, sorridente, socievole. La notizia della tua scomparsa ci ha sorpresi e lasciati addolorati. Sei ormai assorbita nell’incanto di Dio, nella sua sconfinata bellezza. Ora vivi in una gioia purissima”.
Parole di stima e di affetto di un’amica hanno concluso l’addio in Duomo alla cara Daniela, salutata alla fine da una folla che si è stretta nell’ultimo abbraccio commosso a tutti i familiari.
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