Consorzio, il Ministero mette in crisi la soluzione dei giuristi. La maggioranza: “Si vada alle elezioni”

Continua la diatriba interna al Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, dopo ormai più di due mesi dall’assemblea del Cda, del 1° settembre 2020, che ha deciso le liste elettorali e la ripartizione dei seggi per le successive elezioni.

Una situazione di stallo che ha visto l’interpretazione dello statuto affidato a due giuristi con il compito di convergere verso un’unica decisione, e porre un chiarimento definitivo alle proposte caldeggiate dalla nuova maggioranza, definita “ribelle”, sulla riorganizzazione delle rappresentanze interne al Consorzio con lo scopo di nuove votazioni e convocazione dell’assemblea nel nuovo anno.

Dall’altra parte le cantine sociali: in una lettera al Ministero dell’Agricoltura emergerebbe il fatto che i soci delle cantine sociali sono soci anche del Consorzio, soluzione in netto contrasto con quella intrapresa dai tecnici del diritto interpellati, dal Cda, per un’equa soluzione.

Ci siamo infatti sempre battuti affinché fosse data garanzia di corretta applicazione dello Statuto di cui il Consorzio si è dotato, nel rispetto dell’equa rappresentanza, principio su cui si basano le normative nazionale ed europea si legge nella nota prodotta dai consiglieri rappresentanti la maggioranza del Cda del Consorzio – Due diverse visioni erano infatti emerse, in particolare con riferimento ai temi dell’equa rappresentanza all’interno dell’organo amministrativo ed al numero di candidature esprimibili da ciascun socio, in occasione della delibera del Consiglio di Amministrazione del 1 settembre 2020, delibera che ha definito le liste elettorali e la ripartizione dei seggi per le prossime elezioni”.

Al fine di fugare ogni dubbio sulla legittimità delle decisioni intraprese – spiega la maggioranza – abbiamo fatto un passo indietro sospendendo la validità della delibera in attesa del pronunciamento da parte di due Giuristi di elevato curriculum ed esperienza (Avv. Stefano Dindo di Verona e Avv. Prof. Nicola Lucifero di Milano) chiamati a fornire un’interpretazione “condivisa” dello Statuto Consortile al fine di addivenire ad una composizione delle diverse interpretazioni emerse relativamente alle procedure da adottare per il rinnovo degli organi amministrativi. Durante l’Assemblea del 1° ottobre 2020 anche i soci del Consorzio hanno conseguentemente accettato di rinviare il voto all’esito del pronunciamento dei Giuristi”.

Pertanto – concludono i “ribelli” – noi consiglieri di maggioranza concordiamo ora di andare direttamente ad elezioni nel più breve tempo possibile, sicuri che questa vicenda non ha prodotto dei vincitori e dei vinti; ha portato piuttosto ad un grande e doveroso chiarimento a garanzia del funzionamento dell’intero sistema, che ha ritrovato la via giuridicamente corretta per assicurare la giusta rappresentanza di tutti i preziosi attori della nostra Denominazione”.

Uno scontro che vede le due parti maggioranza e minoranza, da una parte il sostegno alla filiera dei produttori e dall’altro quello delle cantine sociali, impegnate in una soluzione che non prospetta di risolversi senza colpi di scena.

 

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati