“Mai come oggi i giovani sono stati così vicini alla poesia”. È andato controcorrente, almeno agli occhi degli insegnanti, Luigi Garlando, scrittore e giornalista, durante l’incontro con gli studenti dell’Istituto “Marco Casagrande” tenutosi venerdì scorso 24 novembre all’Auditorium “Moccia”, nell’ambito delle attività del progetto Babelia, che si occupa da anni di promozione della lettura.
“I social favoriscono un modo di esprimersi sintetico che ha tratti in comune con la poesia – ha detto Garlando -. Ad esempio X, già Twitter, obbliga a condensare tutto il proprio pensiero in 140 caratteri. E d’altra parte il covid, costringendo gli adolescenti a stare di più con se stessi e a guardarsi dentro, ha fatto aumentare il loro bisogno di raccontarsi attraverso la scrittura poetica”.
Sollecitato dagli studenti del “Casagrande”, Garlando, importante firma della Gazzetta dello Sport ma anche scrittore di narrativa per ragazzi, ha risposto a numerose domande sul suo ultimo libro “Siamo come scintille”, un romanzo che parla di giovani e poesia.
I ragazzi hanno iniziato l’incontro mettendo in scena un dialogo, da loro stessi elaborato, tra i due protagonisti del libro, una giovane influencer che pubblica poesie su Instagram, e un vecchio scrittore molto colto, ma irrimediabilmente boomer, che non ha saputo dare seguito a un primo romanzo di successo pubblicato da giovane.
L’autore, che ha apprezzato la drammatizzazione proposta, ha toccato successivamente diversi temi, dal rapporto tra adolescenti e genitori al ruolo della scuola, al valore della poesia come espressione e condivisione delle proprie emozioni.
Il botta e risposta tra studenti e scrittore è stato intervallato dalla lettura di testi poetici tratti dal libro, in parte scritti dall’autore, in parte opera di grandi poeti del passato. È stata anche proposta la visione di una video-intervista ad alunni del “Casagrande” su temi legati al romanzo e alla poesia.
L’incontro si è concluso all’insegna della leggerezza e della creatività: un gioco, legato ai personaggi del libro, ha coinvolto le classi che hanno assistito all’evento in una gara divertente, terminata con la premiazione del vincitore da parte di Luigi Garlando.
Nel ringraziare il gruppo organizzatore, l’autore ha sottolineato il valore formativo di esperienze come quella a cui ha assistito, dichiarando che i ragazzi hanno bisogno di una scuola che li coinvolga maggiormente, una scuola che, come afferma in uno dei suoi testi, “insegni a volare via liberi con gli occhi rivolti al sole”.
Ed è appunto questo il senso dell’esperienza dei 20 ragazzi di classi diverse (4 A LSU, 3BLSU, 2ALS, 4BLS, 1ALS) che hanno contribuito con i loro talenti, insieme ai professori Ignazio Anello, Matteo De Noni e Maria Elisa Lazzari, alla realizzazione dei materiali utili per l’incontro e hanno saputo conciliare i mille impegni scolastici con un’attività pomeridiana impegnativa e intensa dimostrandosi capaci ed efficaci rispetto ad un “compito di realtà” di alto profilo.
“È stata forse la migliore presentazione del mio libro a cui abbia partecipato” ha concluso Garlando, prima di accingersi ad autografare le copie del suo romanzo ai molti studenti che attendevano in fila.
(Foto: Isiss Marco Casagrande).
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