Tra i temi all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Pieve di Soligo ci sarà anche quello della deroga urbanistica, ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale numero 55 del 2012, da applicare alla “Cantina Colli del Soligo” di via Lino Toffolin a Solighetto.
La storica cantina è nata nel 1957 grazie alla volontà di 31 viticoltori accomunati dalla passione per il Prosecco e dall’amore per il loro territorio che hanno visto crescere fino all’ottenimento del prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità.
In pochi anni, al gruppo dei fondatori si sono uniti altri soci che hanno creduto nella forza della cooperazione fino ad arrivare ai numeri di oggi che parlano di circa 600 conferitori che, giorno dopo giorno, lavorano per creare vini capaci di rispecchiare il territorio, con un’identità riconosciuta e ben precisa, sia con gli spumanti che hanno come base il Prosecco sia per i vini bianchi e rossi.
Per questo motivo, l’amministrazione comunale pievigina riconosce il valore di questa realtà sia per l’aspetto occupazionale sia per la sua filosofia che si sposa con la visione futura del territorio, che emerge anche nel concetto di “decostruzione generativa”, presente nel dossier di candidatura per la Capitale Italiana della Cultura 2022, e nell’importante polo agroalimentare costituito dalla cantina e dalla vicina Latteria Soligo.
“La Cantina Colli del Soligo – spiega Giuseppe Negri, assessore all’urbanistica, all’edilizia privata e ai lavori pubblici del Comune di Pieve di Soligo – è una realtà importante per il Comune di Pieve di Soligo che nel corso degli anni ha assunto sempre maggior valenza sotto i diversi profili economici e sociali, diventando un fondamentale punto di riferimento per produttori e consumatori senza trascurare l’aspetto occupazionale per tante famiglie del territorio”.
“Questa amministrazione ha sempre riconosciuto questa molteplicità di ruoli e di conseguenza la grande importanza sul tessuto economico e sociale del nostro territorio – continua l’assessore – Quando l’azienda ha manifestato il progetto di ampliarsi, ancora con lo scorso mandato e riconfermato anche ora con la presentazione di un progetto complessivo, abbiamo risposto positivamente cercando, nei limiti normativi, di venire incontro alle nuove necessità aziendali”.
“Nella prossima seduta del consiglio comunale – precisa Negri – verrà presentata una proposta progettuale che prevede la costruzione di sette nuovi vasi vinari in adiacenza agli esistenti. Si tratta del primo stralcio di intervento dell’importante ampliamento che interesserà l’area“.
“Tecnicamente si tratta di una perequazione con cambio di destinazione d’uso per una modesta superficie – conclude – ma politicamente si tratta di formalizzare e riconoscere l’importante ruolo della Cantina Colli del Soligo per il nostro territorio. Fermo restando la priorità del riconoscimento del pubblico interesse, che sta alla base del processo perequativo, ne risulterà anche un’importante somma a disposizione”.
Per l’utilizzo della somma sono stati avviati contatti con l’amministrazione di Farra di Soligo e con la Provincia di Treviso per la sistemazione dell’incrocio sulla circonvallazione, per la formazione di una pista ciclabile lungo via Lino Toffolin e in generale per il riordino della viabilità di quel settore, da sempre in sofferenza.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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