Disagi per la Dad, l’istituto comprensivo Toniolo chiede collaborazione: “Da noi la risposta è stata immediata”

È un momento difficile per la scuola italiana e per tante famiglie con figli in età scolare che sono state costrette a riorganizzare la loro vita dopo la decisione della didattica a distanza al 100% per le scuole di ogni ordine e grado nelle Regioni in zona rossa.

Anche nel Quartier del Piave non sono mancate proteste pacifiche e manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà incontrate per far fronte a questa situazione, soprattutto dalle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano.

L’Istituto Comprensivo “Giuseppe Toniolo” di Pieve di Soligo e Refrontolo, attraverso il presidente Donatello Ferrari, ha voluto evidenziare il grande lavoro organizzativo della dirigenza, del personale di segreteria e dei docenti per rispondere al meglio alle necessità degli studenti e delle famiglie.

“È molto difficile, se non impossibile, comprendere le motivazioni che hanno portato a chiudere le scuole – spiega Ferrari – siamo tornati di punto in bianco ad un anno fa, con scarsi cambiamenti sulla diffusione della pandemia. Erano state annunciate modalità differenti di gestione dei cambiamenti organizzativi, i famosi preavvisi. È un preavviso che il Ministero della Salute disponga la zona rossa a metà giornata il venerdì per il lunedì? È un preavviso che il ministero dell’istruzione dia indicazioni nuovissime ma parziali il venerdì pomeriggio, per la costruzione dei gruppetti di alunni con bisogni educativi speciali e di pochi loro compagni, perché frequentino comunque in presenza, con un servizio scolastico mai realizzato prima?”.

Per il presidente dell’Istituto Comprensivo “Toniolo”, se c’era un luogo monitorato e ben controllato, questo era proprio la scuola ma tutto l’impegno dimostrato in questi mesi non è bastato.

“Se questa è l’attenzione alla scuola e alle famiglie, grazie ci basta quella che ci è stata concessa finora – prosegue Ferrari – Nel nostro Istituto comprensivo, la reazione alle novità è stata immediata. Da lunedì 15, primo giorno di chiusura, è stata garantita la didattica a distanza alle sei scuole e in presenza a un primo gruppetto di alunni con bisogni educativi speciali Bes organizzato in emergenza. Da oggi è stata garantita la presenza a tutti i Bes per i quali la scuola e la famiglia abbiano individuato la necessità della presenza, circa 15 alunni”. 

Da giovedì 18, a rotazione organizzata, su chiamata della scuola, pochissimi compagni non Bes potranno frequentare la scuola insieme a tali alunni, se saranno stati autorizzati dai loro genitori, per garantire un’effettiva inclusione ai Bes. 

Tutto questo ha comportato uno sforzo organizzativo senza precedenti ed è stato aperto anche il canale telematico durante il fine settimana per tutte le famiglie che, nonostante infiniti solleciti, non avevano ancora effettuato l’accesso.

“Sicuramente qualcosa non andrà per il verso giusto – conclude – ma è auspicabile un atteggiamento di collaborazione costruttiva da parte dei genitori. L’impegno profuso in questi giorni da tutto il personale dell’Istituto e i risultati ottenuti in così breve tempo, mi fanno pensare che non siamo i soli ad avere a cuore l’educazione dei nostri figli”.

(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati