Italia – Ungheria, primo scambio culturale per il “Casagrande”: “Occasione di cooperazione internazionale”

Si è chiusa con successo la prima fase del progetto di scambio culturale tra l’Isiss “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo e una classe di un liceo linguistico di Budapest (Ungheria).

Una settimana di entusiasmo, confronto e arricchimento reciproco, conclusasi in terra pievigina giovedì 23 maggio e ora pronta a riaprirsi per il “secondo atto” in Ungheria: gli studenti dell’istituto di via Stadio già oggi, sabato, raggiungeranno i loro coetanei per completare l’inedita esperienza di scambio.

Una settimana tra incontri, lezioni e attività sul territorio

I 25 ragazzi ungheresi sono arrivati venerdì 17 maggio scorso, accolti dagli alunni della classe 4B del liceo delle Scienze umane del “Casagrande”: “L’esperienza – raccontano gli studenti coinvolti – è stata del tutto nuova per il nostro istituto. Lo scambio è invece una tradizione per gli ungheresi, che per quest’anno si sono ritrovati a dover cercare una nuovo partner quando il loro corrispondente veronese si è rivelato non disponibile”.

Con l’intento di mantenere comunque l’iniziativa, le prof.sse ungheresi Zita Hadrik e Melinda Guba lanciarono un appello su Facebook, cercando un partener per lo scambio. Per puro caso la prof.ssa Alexandra Foresto, esperta in lingua ungherese, trovò il post e lo inoltrò alla prof.ssa di lingua inglese del “Casagrande” Monia Lorenzon, che si decise a proporre l’iniziativa alla classe.

“Lo scopo di questo progetto – afferma la docente referente Lorenzon – è quello di promuovere l’interculturalità, ormai parte integrante della nostra realtà. E quale miglior modo per farlo se non offrendo ai ragazzi, i nostri futuri cittadini, l’opportunità di stabilire un costante rapporto di arricchimento reciproco fondato sul rispetto e sull’interesse per ciò che l’altro rappresenta o può rappresentare”.

È iniziata così per gli studenti pievigini un’esperienza unica, che li ha portati a conoscere meglio il territorio con l’obiettivo di formarsi per poi mostrare agli ospiti ungheresi tutto quel che può offrire la zona del Quartier del Piave. L’iniziativa, fondata sull’accoglienza reciproca, è stata realizzata anche con il sostegno della stessa scuola e dell’Amministrazione comunale.

Fin dal mese di ottobre la classe 4B Lsu ha seguito un ricco percorso di apprendimento e approfondimento del patrimonio storico e artistico del territorio, incontrando esperti in materia. Da febbraio in poi si è impegnata in un corso, tenuto dalla professoressa Foresto, in merito a lingua e cultura ungherese, il tutto in preparazione alla prima settimana dello scambio.

Sabato 18 maggio, dopo un primo saluto da parte della dirigente Giuliana Barazzuol, il sindaco Stefano Soldan, insieme al consigliere Gino Lucchetta, ha accolto la delegazione ungherese nel palazzo municipale di piazza Vittorio Emanuele II e ha rivolto il proprio benvenuto agli studenti e alle insegnanti accompagnatrici.

Nei giorni seguenti gli studenti ungheresi hanno preso parte alle lezioni e alle proposte delle giornate, come le attività di rafting sul fiume Sile a Treviso e successiva visita alla città, di escursione per godere del panorama delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio dell’Umanità UNESCO, un’uscita a Trento e poi la classica visita a Venezia.

Il “Casagrande” in partenza per l’Ungheria

La permanenza degli studenti ungheresi si è conclusa giovedì, dopo un’ultima attività di gruppo proposta dalla classe organizzatrice per tracciare un bilancio – risultato molto positivo – della settimana trascorsa insieme, e la consegna a ciascun ospite della guida di promozione del territorio “Qui tra le Dolomiti e Venezia”, resa gentilmente disponibile dal Gal Alta Marca di Pieve di Soligo.

Ma l’attività di scambio non si è conclusa qui: sabato i pievigini partiranno per Budapest, dove saranno ospitati a loro volta dai loro corrispondenti ungheresi e parteciperanno ad attività didattiche a scuola, visite guidate, discussioni su temi di interesse comune e momenti di socializzazione e svago.

Particolarmente soddisfatta la dirigente Barazzuol: “Si trattava della prima esperienza in tale direzione per il nostro istituto – afferma -. Siamo molto contenti per la dimensione di arricchimento che ha donato a tutti, dal punto di vista culturale, didattico, educativo, relazionale e linguistico. Siamo molto grati a tutti coloro che hanno contribuito per la buona riuscita di questa fase nella nostra scuola, e auspichiamo che si possa ripetere”.

“Il soggiorno di studio in un altro Paese – osserva la docente Lorenzon – e il rapporto di dialogo e di amicizia con coetanei che vivono in un’altra parte dell’Europa rappresentano un’esperienza che fa crescere nei giovani e nelle famiglie la comprensione internazionale, la conoscenza di altre abitudini di vita e di altre culture, insieme alla scoperta dei valori della propria cultura di appartenenza. E tutto questo avviene per giovani 18enni pronti ad esercitare il loro voto alle elezioni europee del prossimo 8-9 giugno”.”

È stata quindi un’occasione entusiasmante di attività formativa e culturale – conclude -, parte integrante della programmazione educativa e didattica della scuola, e siamo riconoscenti anche ai colleghi docenti che hanno validamente collaborato alla perfetta riuscita dell’iniziativa”.

(Foto: Isiss Marco Casagrande).
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