La Docg non ci sta: dopo il via libera dell’Europa all’esportazione il Conegliano Valdobbiadene non prevede Rosè

Dopo la recente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Europea (la C 362 del 28 ottobre 2020) si è concluso l’iter di promozione internazionale per il Prosecco Rosè. Ora, oltre a produrlo, si potrà anche esportarlo nei mercati esteri.

Una vittoria per il vero e proprio “esercito di 11.460 produttori, 1.192 case produttrici e 347 case spumantistiche facenti parte al Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, che nel maggio 2019 approvò la modifica del proprio disciplinare di produzione in modo da contemplare la nuova tipologia con l’utilizzo di Pinot nero necessario per dare il tipico colore rosato al vino.

Di tutt’altro parere, invece, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, che in una nota chiarisce la scelta di non introdurre questa varietà alle note bollicine delle colline Unesco, specificando:

“Al fine di garantire una corretta informazione a tutti – afferma il Consorzio in una nota stampa -, teniamo a ribadire che Prosecco è un grande nome che racchiude al suo interno denominazioni con peculiarità diverse tra loro, come origine e caratteristiche; infatti la denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg viene prodotta solo sulle colline di 15 comuni dell’Alta Marca Trevigiana, facenti parte all’omonima area e riconosciute lo scorso anno Patrimonio Unesco, non prevede la produzione Rosé“.

Una puntualizzazione che arriva dopo il via libera dell’Europa all’approvazione del prosecco rosé, vino destinato a finire già da questo Capodanno nei cenoni di molte famiglie. Una scelta che ha creato non poche polemiche in Veneto e che andrà a riprodurre i suoi effetti sui mercati e sui consumatori non solo italiani ma anche esteri.

Il Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene docg continuerà ad essere privo della variante Rosè, in linea con la tradizione che differenzia e caratterizza la qualità e il valore delle colline Unesco.

A detta di Coldiretti, invece, il Prosecco Rosè sarà un “arricchimento positivo” per il mercato del vino italiano più esportato al mondo e sempre più richiesto all’estero.

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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