I quarant’anni trascorsi dal mitico Mundial di calcio in Spagna, dove gli Azzurri guidati dal tecnico Enzo Bearzot conquistarono per la terza volta nella storia il titolo di Campioni del mondo, non potevano passare inosservati in questa estate 2022.
In particolare per la classe quinta Liceo scientifico di Pieve di Soligo, allora sezione staccata del “Flaminio” di Vittorio Veneto, che proprio in quelle calde settimane di luglio 1982 affrontava la prova importante dell’esame di Stato, giusto in coincidenza con le gare del torneo mondiale e l’inarrestabile ascesa della squadra capitanata dal grande portiere Dino Zoff.
Troppo significativa la ricorrenza, troppi e speciali i ricordi di quella originalissima vicenda, che vedeva da un lato la classe dei liceali pievigini ansiosi e studiosi per la prova d’esame, e dall’altro alto gli stessi giovani tifosi attratti fatalmente dalle partite del mondiale e dalla straordinaria cavalcata degli azzurri verso la finalissima di Madrid.
Pensato, detto e fatto: nell’arco di alcune settimane è scattata la voglia irresistibile di incontrarsi per la prima volta ufficialmente dopo la maturità 1982, per condividere quella formidabile stagione, per raccontare e rivivere le storie di tutti e di ciascuno nei quattro decenni trascorsi da allora, per fare il punto sulla “giovinezza avanzata, ma non trascorsa” – citando il Manzoni dei “Promessi Sposi – che ora vede tutti ancora pronti a vivere e progettare presente e futuro con nuovi interessi, energie e traguardi. Una bella sfida riprendere in mano nomi, volti, indirizzi e contatti telefonici dei maturati di quel tempo, sicuramente non facile, quasi in linea con le difficoltà superate dai calciatori Azzurri durante il torneo calcistico di Spagna 1982.
E non è tutto: via via si è consolidata l’idea di estendere l’invito anche agli altri compagni di classe incontrati durante il quinquennio di scuola trascorso all’inizio nella sede del patronato Careni, e poi negli anni successivi in un’ala dell’allora nuovo stabile di via Stadio, oggi sede dell’ISISS “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo. Come a dire: l’amicizia maturata sui banchi di scuola non ha tempo, rimane viva e attuale, e noi siamo contenti di ritrovare quanti hanno condiviso comunque un tratto di strada con noi alle superiori.
L’inevitabile gruppo whatsapp è stato il naturale punto di riferimento del gruppo di liceali maturi nell’anno del Mundial: per cerchi successivi, per somma di numeri, per recupero di recapiti si è arrivati a raggiungere pressoché tutti i diretti interessati, e quindi alla fatidica scelta della data e del luogo per la felice riunione conviviale, avvenuta nei giorni scorsi in un noto ristorante del Quartier del Piave.
L’evento è stato preceduto dalla partecipazione in Duomo a Pieve di Soligo alla messa voluta dai promotori in ricordo di due cari amici della classe prematuramente scomparsi, rito al quale sono intervenuti anche i familiari: Sergio Paolin, di Miane, e Damiano Lorenzi, di Barbisano. Per la straordinaria occasione del quarantennale, sono arrivati in tanti dal circondario di Pieve, ma anche da altre località della provincia e della regione e pure dall’estero, a confermare la bontà dell’impresa e un vincolo stabile di simpatia e di confidenza durato negli anni.
Baci, abbracci, pacche sulle spalle, saluti festosi al momento del raduno da parte dei convenuti, un evento tutto da incorniciare, uniti agli inevitabili ricordi dello studio matto e disperatissimo per la maturità del luglio 1982, della forte tentazione delle partite pomeridiane in tv dei mondiali di calcio, della finalissima dello stadio Bernabeu prima dell’inizio degli orali, delle trasferte alla sede di Vittorio Veneto per le sessioni delle prove.
E poi tutta la vita trascorsa da allora, con l’impegno conclusivo a non perdersi più di vista e a ritrovarsi adesso molto più spesso, di comune accordo già in un’altra bella occasione in autunno entro l’anno in corso, anche per rendere possibile la presenza a quanti non hanno potuto proprio aderire alla serata “top” di settembre. E il taglio della torta con dedica speciale, nell’immancabile foto finale, ha rappresentato e suggellato la gioia e l’entusiasmo di un gruppo di giovani amici liceali ritrovato per sempre.
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