Lamentele per l’aumento dei prezzi dei biglietti dell’autobus. Gli esercenti: “Non ci conviene venderli”

Da Valdobbiadene a Pieve di Soligo sono diversi gli studenti e gli adulti che dall’inizio del mese di febbraio si stanno lamentando per l’aumento dei prezzi dei biglietti dell’autobus.

Per chi ogni giorno, per motivi di studio o di lavoro, deve spostarsi con i mezzi pubblici, un aumento anche minimo può diventare davvero difficile da affrontare per una spesa da sostenere anche per sei giorni a settimana.

Anche per le piccole tratte, come dal centro di Valdobbiadene alla frazione di Bigolino, gli aumenti possono sembrare bagatellari ma più la classe del biglietto sale più cresce l’aumento per il documento di viaggio.

Da 20 a 50 centesimi in più che vanno a gravare sul portafoglio di utenti amareggiati per questo nuovo “salasso”.

Il problema è stato aggirato da chi ha acquistato in precedenza l’abbonamento annuale ma la questione si ripresenterà comunque a settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico.

Stanchi dei continui disagi anche i rivenditori dei biglietti, soprattutto i titolari di bar o altre attività commerciali, perché il “gioco sembra non valere la candela”.

“Spesso non abbiamo biglietti sufficienti – spiegano i rivenditori di Pieve di Soligo – ma un problema è anche quello di dover anticipare subito i soldi quando ce li portano. A questo si aggiunge il recente aumento dei prezzi che creerà disagi con il nuovo anno scolastico”.

Il gioco non vale la candela – aggiungono i rivenditori di Valdobbiadene – perché noi perdiamo tempo per vendere i biglietti con le diverse classi e incassiamo solo cinque centesimi a biglietto. Continuiamo comunque a garantire questo servizio ma lo facciamo solo per non mettere in difficoltà i nostri clienti: a noi non conviene più. In ogni caso, però, siamo noi poi a doverle sentire nel caso in cui ci siano degli aumenti di prezzi come in quest’ultimo caso”.

Considerando l’urgenza del problema ambientale e di quello legato alla viabilità, incentivare il trasporto pubblico sembra essere una delle poche strade che le amministrazioni dovrebbero perseguire.

Situazioni come quella di questo lieve aumento dei prezzi, però, diventa controproducente e spinge gli utenti a preferire i trasporti in autonomia con le proprie autovetture.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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