Lumini spaccati, forse a calci, torce piegate e vetri sui sampietrini: attorno alle 18 di questa sera in via Cal Santa, nel centro storico di Pieve di Soligo, ignoti hanno danneggiato una parte del percorso predisposto per la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo, in programma a partire dalle 20.30.
La prima ad accorgersi dell’accaduto è stata una residente che rientrava dal vicino campo sportivo.
“Verso le 17 sono passata per via Cal Santa e ho ammirato con piacere le file di lumini ben collocate per la Via Crucis – racconta –. Al mio rientro, attorno alle 18.15, era tutto distrutto. C’erano vetri rotti, lumini buttati ovunque e anche le torce vicino al capitello che dà sulla piazzetta di Zanzotto erano piegate in due. Gli unici intatti erano i lumini lungo il muretto, anche se ad alcuni era stato strappato lo stoppino. Non me la sento di parlare di una ragazzata, è un vero e proprio atto vandalico che lascia indignati e che avviene a poche ore dall’inizio di una ricorrenza a cui noi pievigini siamo legati e di cui ci siamo riappropriati da poco, dopo la pandemia”.
In via Cal Santa si sono portati i Carabinieri di Pieve di Soligo. Al momento si propende per un atto vandalico, forse da parte di qualche giovane, privo di intenti profanatori. I danni materiali sono limitati. La Via Crucis si è svolta regolarmente, con il supporto anche di Polizia locale e Protezione civile.
Soldan: “Atto deplorevole perpetuato in un momento di massima allerta”
Si tratta di un atto deplorevole per il sindaco Stefano Soldan giunto sul posto per presidiare la processione.
“La Via crucis è un momento consolidato della nostra tradizione e questo atto vandalico deplorevole che condanno viene fatto in un momento in cui la soglia dell’attenzione, considerato l’allarme lanciato dal Viminale, è molto alta – sottolinea il primo cittadino – Ringrazio i Carabinieri, la Polizia Locale e la Protezione Civile che sono intervenuti prontamente”.
“Considero questo episodio una ragazzata, ammesso che siano stati dei ragazzi, che ha rovinato un percorso preparato artisticamente e inquinato un momento che al contrario è simbolo di unione, pace e fraternità. Vivere le manifestazioni religiose, di qualunque credo, con la paura è una cosa nefasta e orribile, che fa perdere il senso della civiltà. Mi auguro che al contrario quanto accaduto ci aiuti a riflettere sull’importanza del rispetto reciproco”.
(Ha collaborato Luca Anzanello. Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata).
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