Paesagire, il paesaggio come paese: da aprile a giugno numerosi appuntamenti per mettere al centro territorio e cultura

Teatro, danza, poesia, laboratori, passeggiate e performances per tutto il periodo da aprile a giugno: Paesagire ritorna con nuovi contenuti culturali e una nuova veste grafica, con un logo che racconta la stretta relazione fra luoghi e persone, come spiegato durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina, venerdì 1° aprile, in sala consiliare del Comune di Pieve di Soligo.

Protagonista sarà il paeasaggio nelle sue declinazioni, rappresentato attraverso una varietà di performances interattive con il pubblico e con la partecipazione di ospiti di eccezione.

“Dalla prima edizione del 2008 agli obiettivi del dossier per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022, le tematiche paesaggistiche sono state al centro di numerose riflessioni, esperienze e progettualità. L’inserimento nel 2019 delle “Colline del Prosecco” nel Patrimonio Unesco ha dato un importante riconoscimento al nostro “paesaggio culturale”, sottolineando la centralità di queste tematiche per la gestione del nostro territorio e per uno sviluppo sostenibile. Ogni paesaggio è la “mediazione vitale tra uomo e ambiente”.

Quali sono i rapporti con l’ambiente che ci circonda? Che relazione c’è tra il paesaggio e le nostre comunità? Come esprimiamo oggi la nostra appartenenza al posto in cui viviamo? Quali sono i valori dei luoghi e chi se ne prende cura? Alcune di queste tematiche saranno approfondite con gli appuntamenti della prima parte del programma di Paesagire 2022: un modo per scoprire attraverso varie esperienze qual è la nostra relazione con il paesaggio e che cosa del paesaggio ignoriamo o conosciamo. Saranno occasioni anche di tornare a “fare comunità” dopo la pandemia che ci ha allontanati e isolati, perché “i luoghi non esistono per sé ma solo se e quando vengono riconosciuti dalle comunità che li popolano”. Con queste parole il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan e il vicesindaco con delega alla cultura Luisa Cigagna commentano l’avvio della nuova edizione di Paesagire.

“RIngraziamo per tutto l’intenso lavoro grafico e intellettuale portato avanti da un gruppo di lavoro che crede fermamente nella centralità delle realtà di Pieve di Soligo” continuano.

© Marco Borrelli phborrelli@gmail.com

“Paesaggio come paese” è il tema al centro degli eventi culturali, paesaggio inteso come “aver cura del proprio paese” oltre l’uso modaiolo del termine, molto spesso usato impropriamente, riferendosi solo a elementi estetici o da cartolina. Secondo la Convenzione Europea sul Paesaggio il termine indica “una determinata parte di territorio, cosi come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni… riconoscendo così che il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni nelle aree urbane e nelle campagne, nei territori degradati, come un quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in quelle della vita quotidiana”. 

Per questo, fanno sapere Renzo Niero e Cristina Palumbo, rispettivamente presidente e curatrice dei progetti dell’associazione Echidna paesaggio culturale, “vogliamo occuparci del paese, un insieme di luoghi, belli, brutti, di grande pregio o degradati, a volte “illeggibili”un insieme di elementi ambientali, naturali, o di agglomerati urbani, di zone semi-industriali, di ville venete, di borghi e di corsi d’acqua. Cominciamo invitando a Pieve di Soligo artisti, scrittori, studiosi, cittadini e operatori locali”. 

Tutto pronto dunque per una serie di eventi che coloreranno i mesi di aprile, maggio e giugno e che apriranno le porte alla stagione autunnale, ricca di altrettanti appuntamenti interattivi da scoprire, per tutti i gusti e tutte le età.

(Foto: Paesagire).
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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