Pieve di Soligo, arrestati due giovani incensurati: sequestrati 7 chili di droga e una pistola detenuta illegalmente

Sette chilogrammi di droga, una pistola con calibro militare e oltre 24mila euro proventi di spaccio sequestrati, due giovani insospettabili arrestati: è l’operazione brillantemente portata a termine ieri sera dai carabinieri della stazione di Valdobbiadene nel centro di Pieve di Soligo contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nel Quartier del Piave.

I due arrestati, che ora sono agli arresti domiciliari in attesa della convalida e della prima udienza davanti all’autorità giudiziaria, sono A.N. 27 anni, artigiano di Susegana, e N.Z. 31 anni, commerciante di Pieve di Soligo, entrambi incensurati.

Il primo che era tenuto d’occhio da tempo a seguito delle indagini dei carabinieri di Valdobbiadene sullo spaccio nel solighese, è stato bloccato sulla sua auto di grossa cilindrata nei pressi della casa N.Z.

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È stato colto da sospetto nervosismo all’alt dei militari, e infatti ad un controllo nella sua vettura è stato trovato 1 kg di marijuana e di denaro contante per circa 6.100 euro.

I carabinieri, che avevano nel mirino forse il principale indiziato, N.Z., hanno quindi deciso di procedere subito alla perquisizione domiciliare dell’abitazione, dove l’uomo stava probabilmente attendendo il complice dello spaccio.

E hanno fatto centro: la ricerca ha permesso di rinvenire, stipati in alcuni scatoloni celati all’interno di uno sgabuzzino, ulteriori 6 kg di marijuana, nonché 17.500 euro in contanti. Non solo anche un bilancino di precisione e, a sorpresa pure una pistola marca Sig detenuta illegalmente con 40 proiettili calibro 9×19.

Le manette a questo punto sono scattate ai polsi dei due giovani arrestati in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti mentre, per il solo Z.N., è scattata l’ulteriore accusa di detenzione illegale di arma da fuoco.

Come detto al termine delle operazioni, tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, mentre i due pusher, in attesa di ulteriori provvedimenti, sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni su disposizione del magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Treviso.

 

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: carabinieri Treviso).
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