Pieve di Soligo, imam violento, domani l’interrogatorio di garanzia. Il legale: “È preoccupato per la famiglia”

Maltrattamenti aggravati su minori e violenza privata aggravata sono i reati contestati al 36enne Omar Faruk, imam bengalese del centro culturale islamico di via Gaetano Schiratti a Pieve di Soligo, che domani, mercoledì 17 luglio 2019, dovrà sostenere l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Treviso, Gianluigi Zulian.

Faruk, da diversi giorni sotto i riflettori nazionali per il caso delle presunte violenze, documentate grazie a video e immagini, nei confronti di alcuni bambini bengalesi che erano stati affidati all’uomo per delle lezioni sul Corano, si trova ora a Mestre perché, nei suoi confronti, è stato preso il provvedimento di divieto di dimora nella provincia di Treviso.

Questa triste vicenda ha scosso la popolazione di Pieve di Soligo e la stessa comunità bengalese pievigina che, nonostante la reticenza iniziale di alcuni genitori dei bambini che sarebbero stati il bersaglio dei comportamenti violenti dell’uomo, ha voluto esprimere il proprio sentimento di vergogna per quanto accaduto (vedi articolo).

“Ieri ho ricevuto la nomina come legale del signor Faruk – ha dichiarato Roberto Baglioni, avvocato difensore dell’imam di Pieve di Soligo – e non ho ancora potuto visionare tutti gli atti d’indagine con le immagini e i video che lo riguardano. Credo che il mio assistito, nell’interrogatorio di garanzia di domani, deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere, riservandosi di chiedere di essere interrogato nei prossimi giorni dal sostituto procuratore Massimo Zampicinini, responsabile delle indagini”.

“Lo stesso Faruk – ha proseguito l’avvocato Baglioni – è sorpreso e dispiaciuto per tutto quello che è accaduto in questi giorni. Da quanto ho potuto apprendere, l’uomo era benvoluto all’interno della comunità bengalese di Pieve di Soligo. La sua abitazione dovrebbe trovarsi proprio sopra le sale utilizzate per gli incontri del centro culturale islamico di via Schiratti”.

“Omar Faruk – conclude il legale – ora si trova a Mestre mentre la sua famiglia, due figli più la moglie incinta di un altro bambino, sono rimasti in paese. Le sue più grandi preoccupazioni sono il lavoro e la famiglia. Sicuramente rinuncerà alla sua attività di insegnante di religione con i bambini della sua comunità. Ora è ancora presto per dire altro e sarà opportuno seguire gli sviluppi processuali della vicenda”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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