Pieve di Soligo, domani la presentazione del libro “i Custodi del Paesaggio, Storie di uomini e tradizioni”. Presente Danilo Gasparini

Domani, giovedì 11 novembre, il Cinema Teatro Careni di Pieve di Soligo ospiterà la presentazione del libro “i Custodi del Paesaggio. Storie di uomini e tradizioni” di Francesco Galifi e Giulia Bottega.

Durante la serata, moderata dal giornalista Stefano Boscariol, sarà presente anche Danilo Gasparini, docente di Storia dell’Agricoltura e dell’Alimentazione all’università di Padova e al master in Cultura del cibo e del vino dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Si tratta di un interessante lavoro di ricerca durato quasi due anni, sostenuto dall’amministrazione comunale di Pieve di Soligo, che, oltre alla bellezza dei luoghi fotografati, documenta storie di scelte di vita e di produzione originali per la loro diversità rispetto al modello attuale. 

Oltre agli autori, interverranno anche i protagonisti del libro e i produttori, che racconteranno in prima persona le loro storie e “di come sono approdati a produrre in armonia con l’ambiente”.

L’amministrazione comunale di Pieve di Soligo ha sostenuto la pubblicazione di questo lavoro di Francesco Galifi e di Giulia Bottega che si discosta dai precedenti per il tema al centro della ricerca: ricostruire il nostro rapporto con il cibo e con la terra – spiegano il sindaco Stefano Soldan e il vicesindaco Luisa CigagnaUn prezioso lavoro di antropologia culturale dove le fotografie descrivono un ‘paesaggio’ animato di esseri viventi, storie di donne e uomini, di famiglie che hanno deciso di percorrere strade innovative e originali di produzione agricola, recuperando a volte parti di territorio  considerate residuali e minori”.

“In questo libro si raccontano sogni, sfide e difficoltà di chi crede in quel fenomeno di transizione verso nuovi equilibri socio-economici che si sta realizzando in tante parti del mondo e che sta sfociando positivamente in un grande progetto di paesaggio ispirato ai temi della sostenibilità, dell’identità locale e della bellezza – aggiungono – Negli ultimi due secoli, il nostro modello di civilizzazione ha privilegiato la razionalità produttiva a discapito delle necessità e dei tempi della natura. Abbiamo perduto la consapevolezza di essere parte di un unico ‘organismo vivente’ e di una ‘comunità’ che comprende non solo gli esseri umani, ma tutti gli esseri viventi, animali e vegetali”.

L’amministrazione comunale pievigina ha sottolineato che è ormai ineludibile restituire centralità a questo tema e a queste riflessioni.

“Il filosofo tedesco Heidegger scriveva che ‘abitare non è primariamente occupare, ma l’avere cura e creare quello spazio nel quale qualcosa di individuale sorge e prospera’ – concludono – Con le nostre azioni quotidiane siamo tutti trasformatori, conservatori o distruttori di paesaggio, e la vera sfida del nostro tempo è tornare ad essere consapevoli ‘costruttori di paesaggio’. Questo lavoro, ci aiuta a vedere la concreta prospettiva di un equilibrio possibile e praticabile che ricompone la dicotomia fra produzione economica e preservazione del ‘valore in sé’ della natura e dell’estetica del paesaggio. È il momento di ricominciare a ‘fare paesaggio’ proprio a partire dal nostro rapporto con il cibo e la terra”.

Per partecipare all’evento è obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 0438-985380 (https://bit.ly/pievecultura).

(Foto: Facebook).
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