Pieve di Soligo, ieri la presentazione di “Economia Umana” del vescovo Sorrentino. Pozza, Brugnera e Paglini: “Toniolo, un visionario dell”800″

Ieri sera all’Auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo oltre 120 persone hanno partecipato all’incontro su temi religiosi e socioeconomici per la presentazione del nuovo libro di monsignor Domenico Sorrentino “Economia Umana, la lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo”.

La serata, coordinata dal direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo” Marco Zabotti, ha avuto come obiettivo la presentazione di una lettura sistematica degli studi economici del Toniolo in un’ottica di attualità ma soprattutto rispondere, almeno in parte, al quesito fondamentale: l’umanità è per l’economia o viceversa?

Sorrentino, vescovo di Assisi e presidente del Comitato nazionale per la canonizzazione del Toniolo, ha il merito di avere rivisitato e ripreso gli studi del Beato e ha contribuito alla serata in collegamento video mentre tra i soggetti promotori della serata era presente don Andrea Dal Cin, presidente dell’Istituto Beato Toniolo e vicario per il coordinamento delle attività pastorali della Diocesi di Vittorio Veneto, che ha salutato e ringraziato i presenti.

Il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan ha ribadito i ringraziamenti con “un saluto particolare a monsignor Sorrentino, lo ringrazio per come ha valorizzato la figura del Toniolo. Il lavoro dell’Istituto nell’appoggio delle iniziative della città in questi anni comprende parte del pensiero che attraverso la comunità si può costruire il futuro, anche attraverso il lavoro. In questo il ruolo del Toniolo come maestro è stato determinante perché ha costruito pace e lavoro: è dunque evidente come le sue parole scritte nell’Ottocento siano ancora attuali. Riscoprire la sua persona ci riempie di orgoglio e ha un valore nazionale e internazionale assoluto”.

Tra gli ospiti anche Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo e componente del consiglio di presidenza di Confcooperative Belluno – Treviso, Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno – Treviso, e Mario Pozza, presidente della Camera Commercio Treviso – Belluno Dolomiti e presidente Unioncamere Veneto, oltre a Bruno Desidera, componente del Comitato nazionale canonizzazione beato Toniolo e Aurelio Mottola, direttore della casa editrice Vita e Pensiero, che ha contribuito tramite un videomessaggio.

Durante la serata sono stati ripresi alcuni spezzoni significativi del libro di Sorrentino, che Brugnera ha commentato: “Oggi la tecnologia prevale sull’uomo, ma quando la cooperativa è nata la tecnologia era a servizio dell’uomo e Sorrentino l’ha ricordato bene nel suo libro. Nonostante le difficoltà siamo sempre riusciti a risollevarci e credo che un aiuto sia venuto proprio dai princìpi del Toniolo. Oggi gli allevatori stanno vivendo un’altra dura prova: pensate che si possa mungere una vacca per 36 centesimi? Io mi pongo questa domanda e spero che il Beato Toniolo mi dia la forza di prendere delle decisioni: devo far morire gli allevatori non dando loro il dovuto o tento di alzare il prezzo del latte senza che nessuno lo compri?”.

“Se continuiamo su questa strada siamo un popolo senza futuro” ha chiosato Brugnera, confermando che a suo parere oggi l’economia non ha più l’uomo al suo centro.

Paglini ha rivisto nel Toniolo una grande attualità: “Quello che mi ha fatto riflettere sono le similitudini rispetto ai temi proposti da Cisl al congresso proprio un mese fa: sono stati esposti i problemi che lo sviluppo economico e il progresso scellerato senza regole hanno prodotto nell’economia dei nostri territori. Nel leggere il libro, i riferimenti e i pensieri scritti oltre 100 anni fa li ritrovo concretamente”.

L’attuale modello di sviluppo, secondo Paglini, deve essere visto e coniugato con umanità e società: in questo breve periodo, infatti, si stanno addensando tutte le mancate scelte e gli errori fatti in 100 anni di sviluppo, a partire dalla mancata distribuzione della ricchezza fino alle discutibili politiche energetiche che ci fanno capire che non c’è più un equilibrio sostenibile. “Il Toniolo su questo ci aiuta perché definisce quella che dovrebbe essere una missione, l’Oikos, ovvero la costruzione di una casa comune e leggi comuni” ha precisato.

Pozza ha contribuito spiegando che “abbiamo 120 mila imprese solo fra Treviso e Belluno: facciamo indubbiamente rete nel territorio. Nasciamo però tutti dal Toniolo, che ha dato un input visionario all’epoca nelle relazioni e nel modo di lavorare. Noi a Treviso abbiamo un osservatorio economico, ovvero uno strumento per leggere il territorio e sviluppare azioni a suo sostegno, unico in Italia. Questo perché la nostra idea di economia parte dalla famiglia e il Toniolo, ancora una volta, lo diceva già ai suoi tempi”.

Il vescovo Sorrentino ha ripreso infine la parola spiegando le motivazioni del suo lavoro: “Ho sentito una grande speranza di riavviare un sentiero di formazione in economia, che era anche una preoccupazione del Toniolo. Oggi forse torniamo un po’ nel suo tempo: lui ha saputo guardare lontano ed è stato messo da parte perché non è stato capito. Oggi invece ci troviamo a fare i conti con lui, non solo nel mondo cattolico ma anche nel mondo economico. Per questo nella copertina del mio libro ho chiesto di mettere i suoi occhi, che tanto hanno saputo vedere”.

“Ho voluto produrre uno strumento che sgomberi il campo alle difficoltà del momento – ha continuato il presule – una presentazione sistematica del suo pensiero. Chi legge questo libro si ritrova nei suoi testi in modo attuale”.

“Il mio desiderio – ha concluso – è che qualcuno sia tanto interessato per fare davvero quest’avventura lasciandosi ispirare per nuove linee economiche e sociali concrete”.

Gli ospiti coordinati da Zabotti hanno infine concordato sul fatto che per uscire da una situazione “tecnologia centrica” bisogna stare vicini al territorio e ai giovani tramite una politica della famiglia che la tuteli e la promuova in modo da ribaltare il rapporto economia- uomo.

Importante è l’economia circolare, avendo il coraggio di portare avanti gli spunti del Toniolo così come inserire i lavoratori nel processo decisionale delle imprese: solo così si potranno fare passi avanti nello sviluppo.

L’evento “La persona al centro dell’economia”, promosso dall’Istituto Beato Toniolo con il contributo della Città di Pieve di Soligo, ha ottenuto il patrocinio del Comitato nazionale per la canonizzazione del beato Toniolo, della casa editrice Vita e Pensiero, della Diocesi di Treviso e di Network per il Bene Comune della stessa diocesi.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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